Capitale, ambiente e salute :: Lo smaltimento rifiuti tra privatizzazione e ecomafie

Emergenza rifiuti in Campania

(19 Marzo 2005)

ADESIONI AL 90% ALLO SCIOPERO DI 24 ORE INDETTO DAI SINDACATI DI BASE: IN 300 STAMATTINA MANIFESTANO A NAPOLI.

LA POLIZIA CARICA I MANIFESTANTI, FERMA E PORTA IN QUESTURA UN SINDACALISTA DELLO SLAI COBAS. TENSIONE ALLE STELLE TRA I LAVORATORI E TAFFERUGLI CON LE FORZE DELL’ORDINE.

QUESTURA SOTTO ASSEDIO DAI MANIFESTANTI CHE RICHIEDONO L’IMMEDIATO RILASCIO DI ANTONIO DI NARDO, RESPONSABILE SINDACALE DEL SETTORE DELLO SLAI COBAS

La protesta è stata indetta da Slai Cobas, RdB, Cub che contestano la devastante politica dei mega-inceneritori sostenuta dalla giunta regionale in materia di smaltimento dei rifiuti. Scelte che stanno portando allo smantellamento delle aziende miste di raccolta differenziata, riciclaggio e monitoraggio ambientale mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro per consentire la privatizzazione del settore.

I lavoratori del settore hanno aderito in massa allo sciopero di oggi dei sindacati di base e manifestavano in massa e pacificamente rivendicando la tutela dei loro diritti sindacali e contro la precarietà e lo scempio ambientale messo in atto dalla politica dei mega-inceneritori”, richiedendo inoltre certezze occupazionali. Le cariche a freddo di oggi contro i lavoratori che esercitano il loro diritto a manifestare dimostrano l’estrema estraneità delle istituzioni regionali schierate a difesa degli interessi di business privato e contro i lavoratori. Ma non sarà l’illegale uso della celere in funzione antisindacale a fermare le forti lotte e le forti ragioni dei lavoratori.

Napoli, 18/3/2005

Slai Cobas – Coordinamento Regionale Ambiente