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(Il saccheggio del territorio)

Napoli: sul corteo di oggi contro il Decreto "Sblocca Italia"

(7 Novembre 2014)

napolisblocca

"Settemila in piazza contro lo sbloccaitalia e il commissariamento della democrazia. Si è scelto di chiudere le porte in faccia a migliaia di persone e di preferire le cariche a un'assemblea pubblica!"

Oggi il processo autoritario che si sta mettendo in campo a Bagnoli ha gettato la maschera!
Di fronte a migliaia di persone si è preferito chiuder loro le porte in faccia... ma noi siamo i figli di questa terra, non siamo noi a dover andar via!

Malgrado la fuga di Renzi dalla piazza e dalle sue responsabilità in strada c'erano almeno settemila persone mobilitatesi contro lo sbloccaitalia, per in lavoro a Salario pieno (anche all'interno delle structure dell'ex-Italsider) e il commissariamento di Bagnoli, per rivendicare il diritto alla salute e le bonifiche dei nostri territori avvelenati. Dai comitati territoriali e le realtà di base di Bagnoli, agli studenti, ai movimenti della casa e dei disoccupati, ex operai dell'italsider e di pomigliano, alla rete Stop Biocidio e a tante altre da tutta la Campania e dal Sud, da Bari, Foggia...

Massimo, uno degli attivisti, spiega quel che è successo:"Percorsa via Coroglio e arrivati a città della Scienza volevamo semplicemente tenervi l'assemblea pubblica con le decine di realtà che hanno animato la manifestazione. Una grande assemblea democratica e autorganizzata nella quale oggi è previsto anche l'intervento del Sindaco di Napoli. La volontà dichiarata dai partecipanti al corteo era di tenerla dove doveva riunirsi il governo. Democrazia dal basso contro democrazia espropriata, in un luogo simbolo delle scelte che riguardano la bonifica e la ricostruzione. Di fronte a migliaia di persone la decisione di città della Scienza è stata invece rigida e irresponsabile, chiudendo entrambi gli accessi, anche quello del cortile lato mare (a quanto pare sorprendendo in questo perfino la Questura..). Non è bastato nemmeno il tentativo di mediazione con le forze dell'ordine di due assessori comunali (Fucito e Piscopo) e deputati della repubblica (Roberto Fico) per indurre a una mediazione intelligente, ad aprire le porte per una semplice assemblea. Si è scelto invece di tentare di umiliare il corteo!"

"Ma noi siamo i figli di questa terra! Non siamo noi a dover andar via!- spiega ancora Francesco - Alla fine la tensione è cresciuta, c'è stato il tentativo della manifestazione di passare e la risposta con le cariche e i lacrimogeni di polizia e carabinieri. Due manifestanti sono finiti all'ospedale in ambulanza per le manganellate, mentre un terzo, leader storico degli operai italsider, è stato pesantemente picchiato e ferito in testa fuori il luogo dove ha speso una vita di lavoro. Smentiamo decisamente il solito racconto su "black bloc" o altro: davanti a quei cancelli chiusi eravamo i giovani e la gente di questo quartiere con la rabbia e la delusione per quello che è successo in questi vent'anni e per la nuova speculazione che si annuncia"

"Il corteo ha attraversato tutta Fuorigrotta e Bagnoli - ricorda Nicole, una delle attiviste - per comunicare ancora una volta le ragioni dell'opposizione a un provvedimento che conosciamo bene al sud e combina l'assalto al territorio con quelle forme di commissariamento e i meccanismi "emergenziali" che permettono di aggirare ogni trasparenza e la volontà popolare per comporre gli interessi delle lobby del mattone. Per noi il commissariamento di Bagnoli è lo strumento per l'assalto al piano regolatore. In Italia è in atto un processo di commissariamento della democrazia e le cariche ne sono la conseguenza, da Brescia a Roma, a Napoli"

L'assemblea pubblica si terrà comunque oggi alle 16.30 al Politecnico. Previsti gli interventi dei comitati, di movimenti e realtà di base. E anche l'intervento del sindaco di Napoli a cui i comitati chiedono mosse concrete contro lo sbloccaitalia

Comitati, cittadini e movimenti sociali contro il decreto Sblocca Italia verso la mobilitazione del 7 novembre a Bagnoli

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