">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(6 Aprile 2005)
“Bisogna restituire la parola ai cittadini e alle cittadine. Per questo siamo contrari all’allungamento dei tempi sulla convocazione del referendum ed al tentativo di spostare la data nel periodo estivo. – lo dichiara Tiziana Valpiana, capogruppo di Rifondazione Comunista in Commissione Affari sociali e membro del Comitato promotore per i referendum sulla Legge 40. -
Noi contestiamo questo boicottaggio - ha affermato la parlamentare - e chiediamo che la data sia immediatamente fissata al 29 maggio, in ragione del fatto che la Consulta ha ammesso i quesiti, su cui sono state raccolte tante firme, già a gennaio e non c’è alcuna ragione per prolungare i tempi.
La legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita - aggiunge Valpiana - è una legge ingiusta perché colpisce i diritti delle donne e delle coppie, viola la libertà di coscienza, di scelta e di autodeterminazione e l’autonomia della medicina e della ricerca; per questo va cancellata, come hanno già chiesto centinaia di migliaia di donne e uomini che hanno firmato la richiesta del referendum.
Le forze che difendono questa legge iniqua, nemica dei diritti delle donne e delle speranze di vita, sono impegnate a far fallire il referendum, ma la grande mobilitazione, prima di tutto delle donne, che ci ha consentito di raccogliere più di 750 mila firme, conferma il grande potenziale di impegno e di successo della nostra causa.
Il colpevole ritardo del Consiglio dei Ministri nel fissare la data delle votazioni - ha sottolineato la parlamentare - diventa ancor più preoccupante se si considera la massiccia scesa in campo dei vescovi che raccomandano l'astensione dal voto per non far raggiungere il quorum e rendere non valido l'esito referendario. La Chiesa può legittimamente esprimere il proprio punto di vista su questioni così complesse – ha concluso Valpiana - ma non esercitare un’ingerenza così pesante nei confronti delle istituzioni laiche di questo Paese.”
Roma, 29 marzo 2005
Tiziana Valpiana
9491