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(6 Aprile 2005)
Il governo Berlusconi ha subito una sconfitta politica generale e profonda.
E’ ora necessario unire nell’azione tutte le forze della sinistra sociale e politica per cacciare il governo e imporre un’alternativa vera.
Le rassicurazioni “istituzionali” di Prodi e Rutelli circa la continuità dell’attuale legislatura sino al 2006 sono, tanto più oggi, inaccettabili e rivelatrici: la verità è che il centro liberale dell’Ulivo vuole che Berlusconi continui a fare il “lavoro sporco” su sanità, Tfr, pensioni, Enti locali, per poi ereditarlo, fra un anno, a vantaggio del proprio governo.
I lavoratori hanno l’interesse opposto.
I progetti di Berlusconi in campo istituzionale e sociale vanno definitivamente bloccati e abrogati.
E’ necessaria e urgente una grande mobilitazione operaia e popolare, di carattere generale e prolungato, che ponga al centro le esigenze e domande di lotta di questi anni: il ritiro immediato delle truppe dall’Irak; l’aumento generale dei salari, delle pensioni, della spesa sociale in sanità e istruzione, finanziato dalla tassazione progressiva dei grandi profitti, rendite e patrimoni; la cancellazione della legge 30 e del "pacchetto Treu"; la nazionalizzazione senza indennizzo delle industrie in crisi, a difesa dei posti di lavoro.
Il Prc deve proporre a tutta la sinistra questo programma indipendente di mobilitazione invece di subordinarsi a Prodi e all’alternanza liberale.
In ogni caso, tanto più oggi, Progetto Comunista – sinistra del PRC si batterà sino in fondo nei movimenti e nelle organizzazioni di massa per una reale alternativa anticapitalista: l’unica che possa trasformare la sconfitta di Berlusconi in una vittoria dei lavoratori.
5 aprile 2005
Marco Ferrando
(AMR Progetto Comunista - sinistra del PRC)
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