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Parigi, 11 gennaio, indignazione di massa e manipolazione di stato

(12 Gennaio 2015)

paris

Pubblichiamo e condividiamo pienamente la dichiarazione del NPA (Nouveau Parti Anticapitaliste) francese sulla manifestazione che si è svolta ieri a Parigi.
Alla doppia barbarie, quella dei fanatismi religiosi, reazionari e fascisti, declinati in tanti modi e quella degli interventi militari imperialisti e razzisti delle potenze capitaliste in tanti parti del mondo, più che mai bisogna contrapporre il progetto di un’alternativa democratica e socialista di partecipazione ed emancipazione delle masse popolari, di giustizia e di piena libertà individuale e collettiva, contro ogni forma di razzismo e di oppressione.
Il fondamentalismo religioso e le politiche capitaliste sono un terribile pericolo per il futuro dell’umanità.
La presenza e la strumentalizzazione politica dei tanti potenti della terra a Parigi (per riprendere la posizione del sindacato francese Solidaires), era nauseabonda, un vero insulto per quei giornalisti e lavoratori che hanno sempre contestato e messo alla berlina la protervia e la violenza dei governanti e che sono stati massacrati in nome di una ideologia oscurantista e barbara.
Come scrive Solidaires
“alcuni di loro (i potenti riuniti a Parigi) contribuiscono al massacro delle popolazioni nel mondo, altri alla miseria di migliaia di persone e sostengono politiche apertamente razziste”. Solidaires propone in alternativa alla doppia barbarie, la difesa della libertà di espressione, la lotta contro tutti i fanatismi religiosi, la battaglia contro ogni discriminazione, il rifiuto di tutte le politiche reazionarie.


Una marea umana di indignazione
ma un’enorme manipolazione
di Stato in nome dell’unione nazionale

da http://npa2009.org/

Milioni di persone hanno sfilato questo fine settimana in tutta la Francia in reazione all’attacco di Charlie Hebdo e alla presa di ostaggi. La maggior parte ha manifestato per la libertà di espressione, contro l’antisemitismo e tutti i razzismi. Lotte e aspirazioni che condividiamo, come condividiamo l’indignazione, la tristezza e la rivolta dell’immensa maggioranza dei manifestanti.

L’NPA aveva deciso di non associarsi alla marcia che si è tenuta oggi a Parigi, per non partecipare alla strumentalizzazione e alla manipolazione orchestrate da Hollande e Valls, in nome dell’«Unione Nazionale» costruita per far credere a interessi comuni tra quelli in alto e quelli che subiscono la loro politica.

Tutti i «dissanguatori del mondo» o i loro rappresentanti si erano dati appuntamento per sfilare. Quindi, a fianco di Hollande, Valls e Sarkozy erano presenti Netanyahu, il fascista Orban, e il rappresentante di Putin che imprigiona e uccide giornalisti, dittatori africani, i primi ministri inglese, spagnolo, italiano e greco, campioni dell’austerità e delle politiche razziste, i migliori difensori della Troika e della NATO…

Peraltro, molti manifestanti hanno espresso il loro rifiuto del tentativo di strumentalizzazione da parte del potere. In alcune città, i manifestanti hanno condannato l’attacco di Charlie Hebdo e il suo seguito, ma prendendo posizione contro le politiche islamofobe e repressive, alimenti essenziali del razzismo in Francia.

Per l’NPA, la lotta per la libertà di espressione e i diritti democratici, contro il razzismo è indissociabile dalla lotta contro l’islamofobia e l’antisemitismo, contro le leggi repressive, contro la politica del governo, le misure antisociali e gli interventi militari imperialisti. Noi continuiamo questa lotta che si intensificherà a causa della politica del governo. L’unione nazionale che si tenta di costruire è una trappola che accarezza i pregiudizi sciovinisti e xenofobi contro le aspirazioni della grande maggioranza di quelle e quelli che sono scesi in piazza. Punta a imporre al mondo del lavoro una politica al servizio del grande padronato e delle banche.

Per questo l’NPA cercherà di prendere le iniziative unitarie più ampie possibili. È urgente che i salariati, i giovani, le classi popolari si esprimano in modo indipendente da tutti quelli che conducono una guerra sociale e imperialista contro i lavoratori e i popoli.

Montreuil, 11 gennaio 2015

anticapitalista.org

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