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Roma, Unione Inquilini consegna al Prefetto lettera con richiesta di sospensione degli sfratti

(13 Gennaio 2015)

Ma urgono politiche abitative concrete e che prevedano la realizzazione attraverso il recupero dell’esistente di almeno 10.000 case

unioneinqui

Questa mattina una delegazione dell’Unione Inquilini guidata da Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini di Roma si è recata dal Prefetto al quale ha consegnato una lettera con la richiesta di sospensione degli sfratti. Erano presenti nella delegazione anche il Consigliere comunale Peciola di Sel, rappresentanti del Prc e di Sel, nonché sfrattati per finita locazione già soggetti a proroga.

All’uscita Guido Lanciano ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ OggiAggiungi un appuntamento per oggi abbiamo consegnato al Prefetto di Roma la lettera con la quale chiediamo la sospensione degli sfratti a Roma per almeno due mesi. Questo allo scopo di consentire al Parlamento di emendare il decreto mille proroghe e reinserire cosi la proroga per le famiglie in grave disagio abitativo e in presenza di anziani, portatori di handicap, minori e malati terminali.

Dalla Prefettura ci è stato comunicato che non esiste nessuna sospensione degli sfratti formale, contrariamente a quanto a dicembre aveva dichiarato l’ex assessore Ozzimo.

L’Unione Inquilini ha comunicato alla Prefettura che nei prossimi giorni intensificherà i presidi antisfratto e le iniziative nei confronti del Governo al fine di evitare che famiglie in grave disagio abitativo vengano estromessi dalla casa forzosamente.

La situazione a Roma a causa della mancata proroga da parte del Governo vede circa 3000 famiglie con sfratto per finita locazione, mentre nel Lazio sono in totale circa 4000 le famiglie a rischio di esecuzione forzosa dello sfratto.

Del resto il Governo ha dichiarato che la mancata proroga si basava su 446 milioni di euro che erano stati stanziati sul fondo nazionale contributo affitto e sul fondo per la morosità incolpevole, peccato che quella cifra è la somma di stanziamenti previsti fino al 2020, quindi assolutamente insufficienti e non certo utili per dare casa alle famiglie con sfratto per finita locazione.

Basti pensare che a Roma solo negli anni dal 2007 al 2013 (fonte ministero interno) sono state emanate oltre 10.000 sentenze di sfratto per finita locazione, circa 11.500 in tutto il Lazio, ma le proroghe sono ultra decennali e se anche solo il 20% delle famiglie con sentenza avessero i requisiti per la proroga nel solo periodo citato oltre 2000 famiglie solo a Roma rischiano di andare per strada.

Il Prefetto, il Sindaco e l’Assessore alla casa devono affrontare questa situazione con azioni concrete, quali ad esempio la convocazione immediata del comitato per l’ordine e la sicurezza e decidere la sospensione degli sfratti.

La questione casa a Roma non può subire un ulteriore aggravamento con gli sfratti per finita locazione che andrebbero a sommarsi a quelli per morosità. E’ necessario provvedere ad una proroga congrua e alla programmazione di politiche abitative capaci di recuperare attraverso l’esistente almeno 10.000 alloggi pubblici solo cosi si può pensare di superare il ricorso a proroghe che da sole rappresentano il fallimento delle politiche abitative attuate fino ad oggi ma non certo il diritto alla casa.

Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini Roma

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