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LA GRECIA IN UN TWEET

(26 Gennaio 2015)

greciatweet

Comunque uno la pensi, il risultato delle elezioni in Grecia segna per la prima volta una volontà esplicita da parte dei settori popolari di uno dei paesi cosiddetti PIGS, di cui fa parte anche l'Italia, di farla finita con le politiche di austerità imposte dalla Unione Europea e dalla Troika.
Non possiamo sapere ovviamente cosa succederà nel prossimo futuro, se il nuovo governo greco sarà in grado di imporre la fine della austerità e se sarà disposta alla rottura con l’ U.E. nel caso questa non sia disponibile ad una inversione radicale delle proprie politiche.
Sappiamo però che le politiche che l’ U.E. e la B.C.E. hanno imposto alla Grecia sono le stesse che attraverso "il pilota automatico", citato dallo stesso Draghi, il Governo Renzi sta adottando nel nostro Paese.
Per questo pensiamo che il risultato elettorale greco parli anche a noi e a chi ci governa.
A volte sono i piccoli episodi che ci fanno capire cosa stia realmente succedendo ed è il caso del ridicolo comportamento di bonaccini, neo Governatore della Emilia Romagna.
Il nostro Presidente, renziano ultraortodosso, a fronte della vittoria di Syriza e ad urne ancora aperte, twitta “E' andata a votare solo la metà dei greci, quindi Tsipras governerà con il 20% dei consensi reali e qui in Emilia ci sono state grandi polemiche per un risultato analogo”.
Peccato che in Grecia siano andati a votare il 64% degli aventi diritto mentre in Emilia appena il 38% e il PD non ha ottenuto nemmeno la maggioranza.
Arroganza o cialtroneria? Un po' tutte e due secondo noi, ma soprattutto la consapevolezza nascosta che, è sempre possibile che i lavoratori si rompano le scatole delle sue politiche e del suo governo e quindi, hai voglia a stare sereno......
Da parte nostra continueremo nel mondo del lavoro e del non lavoro a batterci quotidianamente contro le politiche della Troika, di Renzi e dei Bonaccini di turno senza preoccuparci dell'arroganza e della cialtroneria.
Il 24 ottobre abbiamo scioperato e manifestato, il 15 gennaio abbiamo manifestato sotto il Palazzo della Regione, nei prossimi giorni daremo il nostro contributo per la riuscita di una manifestazione nazionale contro il Jobs act e le politiche d'attacco al mondo del lavoro e ancora, torneremo a manifestare contro le politiche di bilancio della giunta comunale di Bologna.

USB Emilia Romagna

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