Stato e istituzioni :: "Terza Repubblica"

Patto del Nazareno in salsa partenopea

(2 Febbraio 2015)

Il prossimo mercoledì 4 Febbraio la maggioranza che sostiene la giunta regionale campana di Stefano Caldoro presenterà un emendamento per innalzare la soglia di sbarramento per accedere al Consiglio Regionale per le liste non coalizzate dall’attuale 3% al 10%, con l’accordo del PD campano.
Si tratta dell’ennesimo colpo di mano antidemocratico che punta a limitare ulteriormente l’esercizio di un fondamentale diritto dei cittadini e delle cittadine in Campania. Lo scopo è poter continuare ad agire senza il pericolo che liste indipendenti, e soprattutto alternative al sistema di potere e alle politiche di austerità di Caldoro e del PD, possano portare i conflitti e le contraddizioni sociali dentro le istituzioni, provando a scompaginare il quadro delle politiche neoliberiste da decenni tenacemente perseguite anche in Regione Campania. Dall’altro lato si punta ad obbligare gli “indecisi” a tornare all’ovile, arrestando qualsiasi velleità di posizionamento autonomo dai due maggiori poli.
Insomma, i manovratori non tollerano il benché minimo disturbo, spinti dalla paura di perdere il controllo sugli eventi, come la Grecia prima, e ora la Spagna, stanno dimostrando.
Sinistra Anticapitalista Napoli condanna senza mezzi termini questo tentativo e si adopererà, insieme a tanti altri e tante altre, per fermare la volontà antidemocratica di Caldoro e del PD e preservare il diritto dei cittadini e delle cittadine della Campania a poter esercitare liberamente il proprio voto, a partire dal presidio fuori la sede della Regione Campania previsto per il prossimo mercoledì mattina, 4 Febbraio.
Ma non basta: anni e anni di “riforme” elettorali a colpi di maggioritario, il cui padre siede oggi sullo scranno di Presidente della Repubblica, e di cui proprio le Regioni hanno fatto da apripista, hanno seriamente limitato la possibilità per gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, dei disoccupati e dei precari di essere rappresentati nei consessi elettorali. Per questo è necessario non fermarsi al mantenimento della attuale situazione, ma rimettere all’ordine del giorno la lotta per un sistema elettorale compiutamente proporzionale.
Ci impegneremo a fondo anche per questo.

Sinistra Anticapitalista Napoli