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Dove volano i salami

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Perquisizioni per associazione sovversiva (270bis) in Friuli, Emilia e Puglia

(15 Aprile 2005)

DIFENDERE LA LIBERTÀ PER I COMUNISTI DI ORGANIZZARSI!
SOLIDARIETÀ CON I COMPAGNI COLPITI DALLE INCHIESTE PER 270 BIS!

All'alba del 13 aprile, la Procura di Trieste ha dato ordine ai suoi scagnozzi in divisa di effettuare delle perquisizioni a Trieste, Foggia, Parma e Gorizia ai danni di quattro compagni dell'area del foglio comunista “Rivoluzione”. Il reato contestato è “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (art. 270 bis del c.p.). Sono stati sequestrati computer, materiali di propaganda e di studio sul movimento comunista e un compagno è stato prelevato dalla sua fabbrica con il chiaro intento di isolarlo dagli altri operai.

Proseguono in questo modo le manovre di controrivoluzione preventiva nei confronti di quei compagni che nelle rispettive realtà lavorano alla costruzione di un'organizzazione comunista che riesca a dirigere le lotte delle avanguardie operaie e delle masse popolari che si allargano e si radicalizzano in questa fase di profonda crisi economica e di allargamento della guerra imperialista. La mobilitazione popolare contro gli attacchi alle condizioni di vita e di lavoro dei proletari fa molta paura ai padroni ed è per questo che riutilizzano a piene mani, attraverso la magistratura, i reati associativi come arma per isolare, denigrare, criminalizzare e fare terra bruciata attorno agli antimperialisti e ai comunisti.

Anche oggi, come ieri, la borghesia riprende in mano la strumentazione fascista, come il codice Rocco per prevenire ogni tentativo di uscita dalla crisi del capitalismo attraverso la via rivoluzionaria e, quindi, per impedire la riorganizzazione dell'unico partito che, nella storia, si è mostrato capace di far confluire in un unico fiume tutti i rivoli della lotta di classe, per la presa del potere e l'instaurazione del socialismo, il partito comunista.

E' significativo che questo attacco sia sferrato proprio in occasione dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo contro tutti quei compagni che, in Italia, respingono con fermezza la campagna denigratoria contro la Resistenza, sostenuta a piene mani dal centro-sinistra e difendono la legittimità dei popoli occupati dall'imperialismo, in primis quello iracheno e palestinese, a praticare la Resistenza armata.

Contrastare i reati associativi significa denunciare la natura fascista e controrivoluzionaria dello stato borghese. Portare la solidarietà militante ai compagni colpiti dalla repressione significa in primo luogo rivendicare con forza la necessità e la legittimità di organizzarsi contro il potere della borghesia, rafforzando il legame con le masse popolari.

I VERI TERRORISTI SONO I PADRONI E I LORO SERVI! CON I PARTIGIANI DI IERI, CON I RESISTENTI DI OGGI! NESSUNA INCHIESTA FERMERÀ LA LOTTA DEI COMPAGNI PER LA CONQUISTA DELLA LIBERTA'!

Centro di Documentazione “Comandante Giacca”, CPO Gramigna, Associazione “Nicola Pasian”, Collettivo universitario “Valle Giulia”

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