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(10 Febbraio 2015)
La località “Tre Scalini” in comune di Musile di Piave, in cui sorgeva l’attività di ingrasso polli, presenta un livello estremamente elevato di degrado ambientale; negli anni è continuato imperterrito lo smaltimento illegale di enormi quantità di deiezioni animali, trasgredendo le più elementari regole di rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini; tutti gli abitanti ricordano che l'area fu interessata da un'aria maleodorante e insopportabile. Dopo la condanna dell’allevatore, il Comune di Musile doveva pretendere il risarcimento previsto per legge, così da avviare un urgente risanamento ambientale per la soluzione del problema e salvaguardare la salute dei cittadini. Sindaco e Giunta non possono non sapere che lo smaltimento di deiezioni secondo metodologie non legali ha come unico obiettivo risparmiare soldi e produrre profitto, colpendo la salute dell'intero territorio. Ci pare francamente ingenuo il pensare che gli investitori di Agrivillage si impegnino nella bonifica del sito; chi investe vuole garantirsi profitto e guadagni e non ha certo la vocazione per la tutela dell'ambiente e della salute della gente.Noi non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo prevedere il futuro ma fino ad oggi,abbiamo potuto constatare nei fatti, che questa classe imprenditoriale non mantiene gli impegni e la parola data; non bastano dunque le rassicurazioni verbali di chi promette il rispetto delle regole del gioco." Tolleranza zero" è la parola d'ordine che tanto piace al sindaco leghista e alla sua giunta ma, guarda caso, utilizzata sempre e soltanto verso i più deboli e coloro che non sono in grado di difendersi. Così come la "Sicurezza" sembra essere l'altro cavallo di battaglia di leganord che proprio a Musile ha aperto la campagna elettorale per le regionali sul tema; vorremmo ricordare a questi signori che sicurezza è anche e soprattutto quella della salute dei cittadini e per questa ragione diventa indispensabile la bonifica dell'intera area; sarebbe utile ed opportuno che Forcolin non pensasse alla privatizzazione col progetto Agrivillage e ritrattasse l'accordo con la proprietà, indirizzando i 200 mila euro per la tutela della salute pubblica dei cittadini di Tre Scalini.
Chiediamo con fermezza che le forze politiche democratiche e le associazioni ambientaliste trovino la necessaria unità d'intenti per PRETENDERE la tutela del diritto alla salute contro l'operazione, tutta speculativa, messa in campo da leganord e dal suo sindaco.
Alberto D'Andrea, Marina Alfier
PCd'I- comunisti italiani Veneto orientale
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