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(10 Febbraio 2015)
Dopo la provocazione, deliberata ed evidente, di sabato sera, avvenuta con la complicità delle forze dell’ordine che hanno consentito che si svolgesse una manifestazione dichiaratamente fascista davanti al Sacrario dei Partigiani, oggi è stato affisso, addirittura sul muro che ricorda i martiri per la Liberazione di Forlì dal nazifascismo, un cartello, con scritte deliranti e false, contro i Partigiani. A fianco, è stata deposta una corona d’alloro, con tanto di firma “Fratelli d’Italia”. Si è passati, quindi, dalla violazione simbolica dei luoghi della memoria e della Resistenza all’imbrattamento delle lapidi e allo sfregio materiale del Sacrario. In pieno giorno e sotto le telecamere di San Mercuriale i teppisti della destra nostalgica hanno agito indisturbati senza che nè la Polizia Municipale (alle dipendenze del Comune), né le forze dell’ordine alzassero un dito. Del resto, siamo abbastanza sicuri che, anche per un gesto così grave, gli autori resteranno impuniti e che, come sempre, non sarà preso alcun serio provvedimento contro chi, in barba alla Costituzione e alla legge, si dichiara e agisce da fascista. L’attacco alla Resistenza e agli Antifascisti è ormai sempre più palese e deliberato, basta ricordare il ferimento, da parte di militanti di Casa Pound, di un compagno a Cremona o le aggressioni di matrice fascista a Rimini, oppure gli innumerevoli episodi di violenza politica contro esponenti di sinistra che, sempre più spesso, avvengono in giro per l’Italia. Purtroppo, di fronte a questa escalation, iniziata con l’apertura di Casa Pound a Forlì, le Istituzioni locali sono inermi e inconsistenti, le forze dell’ordine e il Prefetto, invece, fanno finta di non accorgersi di nulla e lasciano mano libera alle provocazioni e agli imbrattamenti.
In questo clima e di fronte a questi avvenimenti così gravi chiediamo a tutte/i le/i antifasciste/i di Forlì e della provincia di mobilitarsi in difesa della Costituzione affinché questi episodi vengano immediatamente fermati e non si ripetano più. Inoltre, chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione comunale di convocare il prima possibile un Consiglio Comunale straordinario e aperto ai cittadini e alle forze politiche e sociali della città, per assumere tutte le misure possibili affinché, nell’anno del 70° Anniversario della Liberazione d’Italia, anche la città di Forlì sia liberata dalle prepotenze e dalle provocazioni dei fascisti.
Nicola Candido
Partito della Rifondazione Comunista di Forlì
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