">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

La mamma è single, non sola

La mamma è single, non sola

(15 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La Cassazione chiede al Parlamento di aprire alle adozioni di minori da parte dei single

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Stato e istituzioni)

CARO ZINGARETTI, IO NON CONDANNO UNA MANO INNOCENTE CHE URLA PER LE TROPPE VERITA’ TACIUTE!

LETTERA PUBBLICA DI MAURIZIO AVERSA, SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA D’ITALIA – SEZIONE DI MARINO, RIVOLTA A NICOLA ZINGARETTI

(12 Febbraio 2015)

vivaipartigiani

Caro Nicola, posso appellarti così, perché ti sostenni in campagna elettorale per Presidente della Provincia di Roma dove, amministrativamente e politicamente hai saputo sempre interpretare culture e politiche di sinistra.
Caro Nicola, per la scritta alla casa del ricordo “Viva i partigiani Jugoslavi” non c’è proprio nulla da condannare. Queste scemenze lasciale a al livore di Storace e all’anticomunismo del sindaco di Monte Compatri.
Perché dover condannare la mano di chi ha urlato contro una coltre di grigiume culturale e revisionista che, mascherandosi dietro una legge (Violante-Fini) ha voluto reinterpretare la storia?
Ragiona Nicola: ci sarebbe stato del nobile, nel gesto politico pensato da Fini e da Violante nel volere mettere su un piano di confronto (asperrimo) ma politico, la battaglia tra destra e sinistra in Italia. Invece, dagli ad essere più realisti del Re! Così, il duo e la linea politica dominante ha voluto costruire una apposita legge e reinterpretare oltre il dovuto.
Infatti una cosa è indagare, storiograficamente, culturalmente, gli accadimenti. Cosa che appunto non riguarda la “necessità politica” di allora (quindici anni fa). Altra cosa è strumentalizzare il processo di ricerca (addirittura, nei primi tempi c’era, tra i ricercatori, la danza dei numeri dei morti: questo era vilipendio!) Non una scritta che sta lì a denunciare vent’anni di orrori nazifascisti (e degli Ustascia), a cui – in fine guerra – non poteva non esserci (e mai per diretta volontà dei CLN) una reazione alle barbarie subite.
Ecco, Nicola, perché ti dico che io non condanno. Anzi, se fossi stato lì avrei contribuito a vergare questo urlo liberatorio di verità.
Tra le verità documentali dell’Anpi e le offese di Storace io so da che parte sto. Ti invito a riflettere su dove vuoi collocarti tu.

MAURIZIO AVERSA, SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA D’ITALIA – SEZIONE DI MARINO

11131