">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Taranto

Taranto

(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    MA AD APRILE MERCATONE UNO CI SARA' ANCORA?

    (16 Febbraio 2015)

    A Gennaio M1 ha presentato istanza di concordato preventivo presso il Tribunale di Bologna. Anche un bambino capirebbe che M1 ha semplicemente fatto il primo passo verso il fallimento. Contestualmente ha bloccato il versamento degli stipendi dovuti per il periodo tra il primo e il 18 Gennaio. In pratica non verserà mezzo stipendio di Gennaio.
    Allo stesso tempo ha annunciato che, da Marzo, non anticiperà più le cifre dovute dall'INPS per l'integrazione dovuta al Contratto di Solidarietà in corso, per i negozi piemontesi, dal 2011. Si è però dimenticata di aggiungere che l'INPS procederà (ovviamente non immediatamente) a tale pagamento solo se i versamenti dell'azienda risulteranno corretti. A questa data non sappiamo se M1 abbia o meno
    versato tutti i contributi.
    Il 5 Febbraio, al termine dell'incontro sindacale tenuto ad Imola, l'azienda ha comunicato che entro l'anno resteranno aperti solo i negozi che “si sostengono economicamente”. In altre parole tutti i negozi che non sono in attivo verranno chiusi. Per quanto riguarda l'area piemontese è lecito chiedersi che fine faranno i negozi di Mappano e di Brandizzo.
    L'azienda, infatti, comunica che solo la metà dei suoi negozi ha le caratteristiche necessarie per restare aperto. Questo vuole dire che la metà dei dipendenti del gruppo verranno lasciati a casa.
    Dopo aver usufruito di un CdS molto sbilanciato a favore dell'azienda, dopo aver beneficiato dell'inerzia delle sigle sindacali maggioritarie in azienda, M1 presenta infine il conto vero. Conto molto salato per migliaia di lavoratori e lavoratrici in tutto il paese e, nella nostra area per i due negozi presenti in Provincia di Torino.
    Non resteremo a guardare le nefandezze dell'azienda. Come sigla abbiamo già dichiarato lo stato di agitazione e adesso ci prepariamo a un'azione più decisa che riguarderà la struttura di Mappano che, in assenza di significative assicurazioni da parte dell'azienda sulla sua continuità, entrerà prossimamente in sciopero bloccando il tentativo dell'azienda di spremere fino all'ultimo i dipendenti per fare cassa.


    NON GLI PERMETTEREMO DI SCAPPARE CON LA CASSA

    Cub Piemonte

    9926