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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Il Comune di Pisa tuteli le lavoratrici delle pulizie in appalto alla società Valdarno in liquidazione

(5 Marzo 2015)

comunepisa

Con la liquidazione della società Valdarno, non è ancora chiaro quale sia la sorte dei 10 dipendenti della società in liquidazione visto che l'assessore Serfogli e il liquidatore Sgalippa stanno prendendo tempo.

I Cobas hanno già suggerito alcune soluzioni, ma fin da ora precisano che non saranno disponibili a far passare il personale da una società a partecipazione pubblica ad una cooperativa per la gestione del portierato.

Ma nel frattempo, i primi posti a rischio potrebbero essere quelli delle addette alle pulizie che operano per conto di alcune cooperative vincitrici dell'appalto che il Comune non intende rinnovare.

Ricordiamo che sono centinaia le lavoratrici e i lavoratori che operano nel complesso Valdarno a Ospedaletto alle dipendenze di acque spa, comune di Pisa e toscana energia\servizi.

Le pulizie di questi uffici e magazzini da chi saranno fatte ?

Le soluzioni possono essere le seguenti

•Il Comune liquida Valdarno e ciascuna azienda ospitata curerà le pulizie e il portierato per conto proprio (in che tempi??)
•Le aziende facenti parti di Valdarno si mettono insieme per dare vita a una sorta di condominio per la gestione dei servizi, in attesa di dare tutto in appalto

In ogni caso le lavoratrici delle pulizie a scadenza di contratto di appalto, e con la Valdarno in liquidazione , dove finiranno?

La proposta dei cobas è quella che l'assessore Serfogli e il liquidatore Sgalippa mettano per scritto alcune clausole sociali per consentire alle lavoratrici delle pulizie oggi alle dipendenze di cooperative appaltatrici di Valdarno di continuare a svolgere il loro lavoro con identico monte ore e retribuzione .

La possibilità concreta è che le società ospitate da Valdarno e il Comune di Pisa in primis si facciano carico degli appalti e in questo modo garantiscano la salvaguardia dei posti di lavoro oltre alla pulizia di uffici e magazzini

Urge quindi un impegno scritto del Comune di Pisa e delle società a salvaguardia di questi posti di lavoro scongiurando il pericolo che nuovi appalti determinino perdita di posti di lavoro e di ore per lavoratrici chegià oggi percepiscono poche centinaia di euro al mese

Confederazione Cobas Pisa

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