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(24 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Riordino delle Province. Ma il personale? E le scuole cadono a pezzi

(1 Aprile 2015)

cobaspisa

E' ormai passato il 31 marzo , termine entro cui avremmo dovuto conoscere il numero preciso e la qualifica dei ventimila dipendenti Provinciali dichiarati i n soprannumero rispetto alle cosiddette funzioni fondamentali previste dalla legge Del Rio. Niente sappiamo e regna una confusione costruita ad arte.

Di certo rimane il fatto che la Legge di stabilità ha reso ancora piu' incerto il futuro dei provinciali determinando un pesantissimo taglio alle risorse delle province e scaricando sulle Regioni la soluzione di un problema determinato dalla insana decisione di cancellare le Province nonostante siano utili e incidano poco o niente sulla spesa pubblica complessiva

Cgil Cisl Uil fanno come Pierino e il Lupo, abbaiono ma non mordono, chiamano alla mobilitazione salvo poi spedire tutti\e a casa senza avere raggiunto alcun risultato come accaduto a Dicembre.

Non è casuale che nella consultazione di queste settimane abbiano escluso le Rsu ma neppure gli impegni assunti con cgil cisl uil sono stati rispettati

I veri problemi sono altri, non il sogno di una concertazione morta e sepolta

Infatti le province non potranno affrontare gli impegni (le scuole cadono a pezzi, le reti stradali idem...e costruiscono le grandi opere) perchè la spesa corrente è ridotta ai minimi termini, appena 1 miliardo di euro per il 2015 la stessa dotazione organica delle province ridotta ai minimi termini, il 50% come minimo rispetto dell'organico dell'aprile 2014

In attesa della collocazione del personale delle Province la pubblica amministrazione ha bloccato le assunzioni eccezion fatta per i vincitori dei rari concorsi banditi

Il cronoprogramma stabilito con la circolare Madia Lanzetta del 29 Gennaio prevede impegni che non potranno essere rispettati

I tagli della Legge di stabilità e la volontà del Governo di considerare la spesa pubblica inutile e quindi da ridurre drasticamente hanno solo peggiorato la situazione e ora si vorrebbe che il problema creato ad arte venisse risolto dalle Regioni e in caso contrario saranno queste ultime il prossimo obiettivo di riduzione degli organici e delle competenze

Il Governo Renzi vuole distruggere la Pubblica amministrazione, la cancellazione delle Province e delle camere di commercio è solo l'inizio

cobas pubblico impiego

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