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(Lotte operaie nella crisi)

Per un Primo Maggio di unità,
lotta e organizzazione!

(29 Aprile 2015)

cipoml

Proletari e lavoratori di tutti i paesi, popoli oppressi!

Questo 1° Maggio – Giornata internazionale di solidarietà e di lotta dei proletari di tutti i paesi – ci vede di fronte a una crescente offensiva dell’imperialismo.

Durante lunghi anni di crisi, in cui masse enormi di lavoratori sono state gettate sul lastrico, i governi borghesi e le istituzioni del grande capitale avevano promesso una ripresa economica che avrebbe portato occupazione, prosperità e una migliore qualità della vita.

Ma le sofferenze dei lavoratori e dei popoli non sono finiti. Le misure adottate dai governi per uscire dalla crisi impongono nuovi sacrifici.

Lo sfruttamento nelle fabbriche assume proporzioni insopportabili, mentre la disoccupazione continua a flagellare gli operai e i giovani. Oltre 200 milioni di disoccupati in tutto il mondo cercano un lavoro che il capitalismo non riesce più a dare.

I contadini poveri, i pescatori, i piccoli artigiani e commercianti, i pensionati, languono sotto il giogo capitalista. Un insostenibile fardello di tasse grava sulle spalle della povera gente.

Questo 1° Maggio manifestiamo nelle strade per rivendicare i nostri interessi, per sconfiggere i comuni nemici della classe operaia e degli altri sfruttati!
Contro l’offensiva del capitale, suscitiamo un potente fronte di classe del proletariato, creiamo i suoi organismi di lotta composti da operai di tutte le tendenze per difenderci uniti contro i capitalisti, i ricchi e i loro governi!
Solo realizzando e organizzando la resistenza delle ampie masse della classe operaia in un fronte unico sarà possibile sconfiggere l’offensiva capitalista, impedire la distruzione dei diritti dei lavoratori e rafforzare la lotta per farla finita con lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Negli ultimi anni la classe dominante ha esaltato demagogicamente la sua “democrazia” e la sua ”libertà”. Ma da tempo questa classe genera solo reazione e oppressione delle masse, che si sta diffondendo in tutto il mondo.

Per trovare una soluzione alla crisi, all’instabilità economica e politica, la borghesia stabilisce governi restauratori, prepotenti e autoritari. Calpesta violentemente i diritti democratici dei lavoratori, rafforza la criminalizzazione e la repressione della protesta sociale come metodo di governo.

I padroni e i loro governi attaccano i sindacati dei lavoratori, mirano a liquidare la contrattazione collettiva. I diritti di sciopero e di organizzazione sono limitati e addirittura negati, per gettare nell’illegalità le battaglie della classe operaia.

Allo stesso tempo, rafforzano la xenofobia e il razzismo, impongono leggi e politiche “securitarie” contro i migranti, che diventano così il capro espiatorio della situazione.

L’imperialismo si conferma come reazione su tutta la linea, come intensificazione dell'oppressione sociale e nazionale. La democrazia borghese si disgrega ed assume il volto feroce della dittatura aperta dei monopoli.

Questo 1° Maggio manifestiamo ovunque contro le misure reazionarie e fasciste, contro la repressione antipopolare, la xenofobia e il razzismo!
Contro la politica antidemocratica dell’imperialismo e della borghesia, la liquidazione delle nostre libertà e diritti, diamo impulso e forza alla resistenza creando ampi fronti popolari, secondo le circostanze!
Solo unendo attorno alla classe operaia tutte le vittime del capitalismo, organizzando fronti e alleanze popolari con le genuine forze proletarie, di sinistra, antimperialiste e antifasciste, con i coerenti democratici, sarà possibile fermare la reazione borghese, sconfiggere i fascisti e aprire la strada a veri governi degli operai e popolari che la facciano finita con l’oppressione dei popoli.

I governi delle potenze imperialiste e le loro istituzioni sovranazionali (ONU, FMI, UE, etc.) continuano a parlare di pace. Però mai nel mondo, dal dopoguerra a oggi, c’è stata tanta guerra e tensione, tante guerre civili reazionarie, tanta corsa agli armamenti.

La crescente ineguaglianza di sviluppo economico, l’implacabile concorrenza per i mercati e le fonti di materie prime, il controllo delle sfere di influenza, il desiderio di scaricare sui rivali le conseguenze della crisi, fanno sì che le contraddizioni fra i briganti imperialisti e capitalisti si inaspriscano giorno dopo giorno.

La preparazione della guerra di rapina è divenuta un elemento fondamentale della politica della borghesia imperialista. Ne vediamo le conseguenze nei conflitti armati, negli interventi e nelle ingerenze imperialisti in Africa, nel Medio Oriente e in Asia, in Europa orientale, in America Latina.

Gli USA sono ancora la potenza imperialista dominante e vogliono mantenere sotto controllo l’ascesa di altre potenze. La Cina, la Russia, la Germania e altri paesi imperialisti e capitalisti sopportano sempre meno il dominio statunitense, puntano a infrangere il regime del dollaro e affermare i loro interessi. La Francia imperialista difende con le armi le sue zone di influenza.

Nella lotta per il dominio i briganti imperialisti, istigano il nazionalismo, appoggiano e finanziano gruppi religiosi fondamentalisti per preparare le condizioni di nuovi interventi militari, smembrano paesi sovrani e colpiscono le lotte popolari e nazionali progressiste. Il peso delle contraddizioni imperialiste ricade sistematicamente sui popoli e le nazioni oppresse, come nel caso dei popoli palestinese e curdo che, malgradi le brutali aggressioni sofferte, proseguono coraggiosamente la loro lotta per il diritto di autodeterminazione.

Questo 1° Maggio, così come nel 70° Anniversario della grande vittoria sul fascismo, diamo vita a grandi dimostrazioni contro i pericoli di guerra imperialista!
Sbarriamo il cammino ai governi guerrafondai con l’unità e la lotta antimperialista della classe operaia e dei popoli, delle forze rivoluzionarie, della resistenza popolare e nazionale.
Solo con l’unità e la solidarietà internazionale dei lavoratori potremo fermare la politica guerrafondaia e aggressiva dell’imperialismo, il saccheggio delle risorse naturali, la corsa agli armamenti, il sanguinoso terrorismo reazionario e imperialista, e aprire la via al socialismo, per una politica di pace e solidarietà tra i popoli.

Proletari e lavoratori di tutti i paesi, popoli oppressi!

Nonostante il feroce attacco capitalista. la reazione politica e i venti di guerra, crescono la mobilitazione e la lotta dei lavoratori che non vogliono più arretrare, non vogliono più pagare la crisi e la “ripresa” degli sfruttatori.

La classe operaia torna fortemente in campo. Dall’India alla Turchia, dal Brasile alla Cina, dalla Grecia alla Polonia, dal Canada all’Australia, dal Messico agli USA, si leva di nuovo la protesta contro il regime dello sfruttamento, della disoccupazione e della miseria.

Milioni di operai, di minatori, di braccianti, di salariati dei trasporti, etc., scioperano e rivendicano pane e lavoro, esigono il rispetto della contrattazione collettiva e dei sindacati, respingono le leggi e i progetti che minano i loro diritti e garanzie sociali, dicono basta ai sacrifici, ai licenziamenti, alla schiavitù salariale.

Milioni di contadini poveri, di piccoli produttori e pubblici impiegati, si ribellano contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, i tagli ai servizi sociali, per farla finita con l’oppressione dei monopoli sulla stragrande maggioranza della società.

I giovani e gli studenti sono attivi nelle lotte per il lavoro, a difesa dell'educazione pubblica, contro i programmi neoliberisti dei governi borghesi e delle istituzioni dell’oligarchia finanziaria.

Le donne lavoratrici e degli strati popolari sono alla testa della resistenza contro l’arretramento sociale, l’aggravamento dell’oppressione e dello sfruttamento, la politica bellicista e le minacce all’ecosistema.

Questo 1° Maggio passiamo in rassegna le forze rivoluzionarie della classe operaia e degli altri lavoratori, rafforziamo l’unità di lotta degli sfruttati e degli oppressi contro l’offensiva capitalista, le misure reazionarie e i pericoli di guerra imperialista!

Mentre le lotte operaie e popolari prendono vigore e si radicalizzano, i capi revisionisti, socialdemocratici e opportunisti portano avanti la loro politica di collaborazione di classe. Parlano di “riforme”, ma per aiutare il capitalismo e conservare le basi della società attuale. Fanno il fronte unito con la borghesia e nascondono alle masse la natura del populismo e del fascismo. Si sforzano di tenere la classe operaia lontana dalla lotta, dividono le sue file, la disarmano ideologicamente, politicamente ed organizzativamente di fronte all’offensiva capitalistica.

Nonostante la propaganda della borghesia e dei suoi lacchè, i fatti dimostrano che il capitalismo è incapace di eliminare la disoccupazione massiva, la povertà, il fascismo, le guerre. E’ incapace di assicurare alla schiacciante maggioranza delle donne e degli uomini, dei giovani, una vita degna di questo nome, un futuro di pace e di sviluppo sociale.

Perciò il sistema capitalista-imperialista dev’essere abbattuto dalla lotta rivoluzionaria del proletariato e dei popoli e sostituito con un più elevato ordinamento sociale ed economico: il socialismo, prima tappa della società comunista, unica via di uscita dal vicolo cieco del capitalismo.

La storia dimostra che senza autentici partiti marxisti-leninisti che dirigano i proletari alla lotta per il potere, senza combattere l’opportunismo, non si può abbattere l’imperialismo e condurre fino in fondo la battaglia per la liberazione sociale e nazionale, non si può abolire la proprietà privata capitalista e costruire un’economia socialista pianificata.

Perciò questo 1° Maggio chiamiamo all’unità dei comunisti e degli operai avanzati sotto le bandiere del marxismo-leninismo e dell’internazionalismo proletario, per costruire forti Partiti e Organizzazioni comunisti dove non esistono, sviluppare quelli esistenti e rafforzare l’unità internazionale del proletariato rivoluzionario.

Viva il 1° Maggio, giornata internazionale di solidarietà e di lotta dei proletari di tutti il mondo!
Viva il 70° Anniversario della Vittoria sulla bestia fascista!
Realizziamo grandi manifestazioni unitarie ovunque!
Lavoratrici e lavoratori, popoli oppressi di tutti i paesi, uniamoci!

Aprile 2015

Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML)

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Fonte

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