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(29 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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Con i compagni e le compagne di Autonomia Diffusa di Milano

Solidarietà a chi lotta nei quartieri contro Expo e speculazioni

(30 Aprile 2015)

noexpomayday

Ancora una volta la scure della repressione preventiva cade su chi osa alzare la testa contro la barbarie del capitalismo.
Per salvaguardare il grande evento dell'EXPO, dagli effetti eterni per i modelli di sfruttamento e speculazione capitalistici, le forze di polizia sono state mobilitate in un'operazione di repressione politica e del dissenso nel quartiere del Giambellino.
In perfetta sintonia con il salto in atto delle pratiche repressive è arrivato il tentativo di intimidire e colpire laddove si organizzano comitati popolari, di quartiere e di occupazione, che hanno fatto della resistenza a sfratti e sgomberi e delle occupazioni abitative una pratica di lotta, oltre che una necessità, per colpire e smascherare processi di speculazione, devastazione dei quartieri popolari e attacco alle condizioni dei proletari. Non è un caso che in quel quartiere e tra quei compagni e quelle compagne fosse alta la consapevolezza della necessità alla contrapposizione anticapitalista all'EXPO2015, alla grande vetrina del capitale e dell'imperialismo dietro il finto velo di interesse per un'alimentazione consapevole fondata sulla merce e sul profitto, allo strumento di speculazioni sul territorio e accentramento di poteri e ricchezze, al mezzo di sdoganamento di uno sfruttamento disumano del lavoro salariato fino alla formula del volontariato gratuito.
Oggi, alla vigilia dal grande corteo del 1 Maggio NoExpo, l'intervento squadrista dei reparti antisommossa e DIGOS ha portato allo sgombero della Base di Solidarietà Popolare e allo sgombero di occupazioni abitative portate avanti con il Comitato Abitanti Giambellino e Lorenteggio e dai compagni e dalle compagne di Autonomia Diffusa Ovunque.

La nostra solidarietà va a tutti questi compagni e compagne sinceramente anticapitalisti, a tutte le famiglie occupanti e agli abitanti del quartiere colpiti dall'infame sgombero della B.S.P., ai compagni e alle compagne pestati, perquisiti, arrestati, espulsi, denunciati.
Per non parlare degli articoli diffamatori e delle informazioni distorte fornite da Questura e giornali mainstream della propaganda pro-Expo, in cui si parla di bottiglie molotov e armi quando in realtà, come diviene evidente dalle stesse foto mal preparate, si vedono bottiglie di alcolici incapucciati con un rotolo di carta igienica, uno di Scottex, dei normali stracci da casa e una serie di martelletti. Non è troppo distante il ricordo delle "prove" trovate alla Diaz di Genova.

I compagni e le compagne hanno risposto con un presidio permanente sul luogo, presidiato da forze di polizia in antisommossa, che si è poi trasformato in serata in un corteo di militanti solidali e determinati a lottare per occupare un nuovo spazio.
Motivo in più per rilanciare la presenza di tutti coloro che comprendono la minaccia e la menzogna di massa di Expo2015 e del suo modello alle cinque giornate di Milano, tra cui il corteo NoExpo del 1°Maggio, cui il Partito Comunista dei Lavoratori aderisce con parole di rilancio per una rivoluzione anticapitalista e per una lotta di classe in grado di contrapporsi una volta per tutte al blocco politico formato da PD, Renzi, Confindustria, mafia e capitali di ogni provenienza.

Partito Comunista dei Lavoratori - Commissione movimenti

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