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Marò, che palle

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(27 Marzo 2013) Enzo Apicella

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    (Il nuovo ordine mondiale è guerra)

    2 Giugno, ore 18: presidio contro la guerra a Pisa

    (29 Maggio 2015)

    retecomunisti

    CONTRO NUOVE AVVENTURE MILITARI IN LIBIA, MEDIO ORIENTE E NELL'EST EUROPEO

    AL FIANCO DELLE LOTTE CONTRO LA GUERRA

    PER LA ROTTURA DELL'UNIONE EUROPEA E LA COSTRUZIONE DELL'ALBA EUROMEDITERRANEA



    Martedì 2 giugno presidio a Pisa ore 18 in Corso Italia, di fronte alla farmacia Petri.


    La Rete dei Comunisti partecipa convintamente alla giornata di MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO LA GUERRA INDETTA A LIVELLO NAZIONALE PER IL 2 GIUGNO e sostiene la campagna per l’uscita dell’Italia dalla NATO, invitando tutte le realtà pacifiste, antimperialiste, antifasciste e di opposizione radicale alle politiche di guerra, a compiere un primo passo verso la ricostituzione del movimento NO WAR, sia a livello territoriale sia nazionale. Molte realtà in tutta Italia hanno già avviato questo cammino, attraverso dibattiti e iniziative di piazza, volte a generalizzare i ragionamenti sulla guerra e di conseguenza le pratiche di opposizione.

    Mobilitarsi contro la guerra in occasione della Festa della Repubblica, nata dalla Resistenza antifascista, significa opporsi a un’interpretazione viziata della Costituzione che ne altera scientemente i principi, mistificandoli; significa opporsi con sdegno all’esaltazione fatta dal governo Renzi del settore militare, ostentandolo in tutta la sua superbia attraverso parate e spese militari che dirottano miliardi di euro altresì destinabili a interventi sociali e occupazionali; significa opporsi alla prossima aggressione alla Libia che l'Unione Europea (con centro di comando in Italia) è in procinto di intraprendere per imporre con le armi il proprio ruolo di potenza imperialista in un'area strategica per posizione geografica e risorse petrolifere; significa riannodare reti di solidarietà con i migranti e i richiedenti asilo che di queste guerre imperialiste sono le prime vittime.

    A Pisa ci sono molte altre ragioni per scendere in piazza: Le guerre di aggressione imperialiste partono proprio dalla nostra città!

    La base USA di Camp Darby, l’aeroporto militare Dall’Oro trasformato in Hub e il Comando delle forze speciali dell’esercito (Comfose) istituito presso la caserma dei paracadutisti Gamerra, rappresentano un impegno militare di dimensioni enormi, per il quale il governo Renzi ha già stanziato imponenti investimenti economici, trasformando di fatto il nostro territorio in una vera e propria base di lancio per ogni aggressione contro Stati e popoli situati nel quadrante geografico d’interesse per la NATO. Infine, Pisa ospita l'Istituto Superiore S.Anna, centro studi e fucina delle guerre di nuova concezione (peace keeping, building, enforcing), ma anche di ricerche e produzioni "duali" cioè utili sia per l'industria civile sia per quella militare.

    Dalla Libia sino all'Ucraina, un arco di guerra circonda il polo economico più importante del mondo in termini commerciali: l'Europa. Mentre ci battiamo contro questo scenario di morte e distruzione, occorre denunciare le cause profonde che hanno determinato questa situazione, indicando nel contempo vie d'uscita concrete, che nutrano le lotte di tutti i giorni. I motivi che spingono di nuovo l'umanità sull'orlo dell'abisso sono da ricercarsi nella crisi sistemica del capitalismo. La soluzione è la rottura dell'imperialismo dall'interno, a partire da quello entro il quale lottiamo: l'Unione Europea. Uscire da questa spirale di conflitti senza fine significa proporre percorsi alternativi di integrazione socio/economica solidale tra Stati, oggi divisi da politiche di rapina imposte dalla Troika europea e da governi ad essa asserviti, come quello Renzi.


    Contro la guerra

    Per l’uscita dell’Italia dalla NATO - La chiusura delle basi USA sui nostri territori - La rottura di un’Unione Europea imperialista e guerrafondaia - La costruzione dell'Alba Euromediterranea, nuova alleanza solidale tra popoli del Sud


    il 2 giugno scendiamo in piazza!

    Rete dei Comunisti - Pisa

    Fonte

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