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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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29-30 GIUGNO: DIFENDIAMO IL TRASPORTO PUBBLICO QUALE BENE PRIMARIO ED ESSENZIALE

PRESIDI IN MOLTE CITTA' ITALIANE

(28 Giugno 2015)

traspbenepubblico

Il 1 giugno 2015 un autobus, già segnalato per problemi tecnici, che effettuava servizio navetta all'interno dell'ospedale Cisanello di Pisa, si ribalta; nell’ incidente si feriscono 9 passeggeri e l’autista, rimasto intrappolato al posto di guida, muore. Questa tragedia urla vergogna e chiede giustizia! Da anni gli autisti chiedono più manutenzione dei mezzi e invece in cambio hanno ricevuto aumenti vertiginosi dei carichi lavorativi e persino diminuzioni di stipendio. I lavoratori del Trasporto Pubblico Locale hanno un CCNL scaduto da otto anni e intanto hanno subito cancellazioni di diritti base, nel contempo le aspettative degli utenti sono state bistrattate a suon di tagli ai servizi e aumenti del costo dei biglietti. Ciò è il frutto delle dinamiche di privatizzazione volute da governi e enti locali e dal clima di precarietà del lavoro e dei diritti, compresa la sicurezza, di questo paese. Tutto questo con la complicità delle sigle sindacali concertative, che hanno siglato spesso accordi e perdere ed avvallato processi di privatizzazione che danneggiano lavoratori e cittadini. Noi vogliamo un servizio pubblico che risponda alle richieste dei cittadini Un servizio che garantisca collegamenti fra le città garantisca la sicurezza che non si ripetano tragedie come quella di Viareggio e del collega rimasto ucciso sotto il pullman che guidava Non solo i lavoratori del trasporto pubblico rischiano ogni giorno la propria salute per inefficienza dei mezzi ma sono tra i più esposti ai pericoli di un sistema sociale ormai incivile ed indegno, pagando lo scotto di una situazione di violenza non più tollerabile.
Le istituzioni devono farsi carico del rispetto dei diritti primari di lavoratori e cittadini a partire da quello alla salute, non solo devono garantire il rispetto delle regole da parte di tutti ma sopratutto hanno il compito di risolvere le situazioni di disagio e degrado sociale, garantendo anche libertà e sicurezza di movimento.
Questo Coordinamento sostiene gli scioperi che tranvieri e ferrovieri stanno facendo a difesa della sicurezza, INOLTRE invita alla massima partecipazione ai presidi che organizzeremo il 29 e 30 giugno in tutta Italia per la difesa, il rilancio e la sicurezza del Trasporto Pubblico Locale, diritto primario ed essenziale.
TRASPORTI
migliorare l'efficienza e la qualità
del trasporto delle merci e delle persone
I trasporti rivestono un ruolo centrale per lo sviluppo economico e sociale di ogni Paese. Un sistema di trasporto efficiente consente di creare nuovi mercati e di potenziare quelli esistenti; costituisce, pertanto, una leva essenziale per favorire e sostenere una crescita economica forte, creatrice d’occupazione e di ricchezza. In un periodo come questo, in cui è fondamentale per qualsiasi sistema produttivo riuscire a vincere la sfida del mercato competitivo “globale”, un sistema poco efficiente, o inefficiente, riduce le possibilità di raggiungere nuovi mercati, allontana l’orizzonte degli scambi, comprime la capacità produttiva, limita le potenzialità di crescita economica e sociale. Le società, infatti, stanno diventando sempre più “strutturalmente” dipendenti dai propri sistemi di trasporto (approvvigionamenti, partecipazione agli scambi, pendolarismo, ecc.) e, contemporaneamente, in tutte le nazioni economicamente avanzate si è assistito, negli ultimi decenni, ad un notevole incremento della domanda di mobilità sia di persone che di merci.
BASTA ALLA CON LA LOGICA DEL PROFITTO E DEI TAGLI
Si persegue da diversi anni un continuo riferimento al mercato, quella ricerca sfrenata del profitto in ogni ambito, danneggiando in tal modo il welfare, ossia i servizi essenziali per i cittadini; la sanità, l'istruzione ed i trasporti sono sempre più penalizzati. La politica in questi anni si è sempre più distaccata dai reali bisogni dei cittadini portando avanti una logica di solo profitto esternalizzando i servizi ai privati come se questa fosse la soluzione alla crisi economica, in realtà vediamo come affidamento dei servizi pubblici ai privati, abbia innalzato i costi e favorito la corruzione.
RIPROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
La necessità di riprogrammare i servizi minimi prendere atto dell’attuale grave situazione del paese, in termini di sviluppo e condizioni economiche delle famiglie, persegue la finalità dell’ottimizzazione delle risorse impiegate nel Trasporto Pubblico Locale. Di fatto, circoscrivendo l’osservazione al sistema di trasporto, balzano evidenti all’occhio tutte le inefficienze, le anomalie, le sovrapposizioni che si ripercuotono sotto forma di cattivo servizio all’utenza e di enorme spreco delle risorse pubbliche, che, è sempre bene ricordarlo, sono poi i soldi dei cittadini.
Tale situazione, che si è incancrenita negli anni a causa di logiche che erano ben lontane dai reali interessi dei cittadini, non è più sostenibile. E’ dunque diventato improcrastinabile immaginare un nuovo sistema che, ridisegnando profondamente quello attuale, metta al centro, come unico e solo fattore di interesse, l’utilità per i cittadini e l’ottimizzazione delle risorse pubbliche, garantire la sicurezza dei mezzi , un servizio pubblico che risponda veramente alle esigenze dei cittadini.
‘Per noi valorizzare il trasporto pubblico vuol dire offrire una risposta concreta alla crisi in corso. Partiamo da una situazione nella quale il settore dei trasporti, quello pubblico in particolare, affianca al suo storico deficit strutturale gli arretramenti arrecati dai tagli che si sono susseguiti in questi ultimi anni, tra leggi finanziarie e patti di stabilità che lo hanno praticamente azzerato. Inoltre, le privatizzazioni delle più importanti aziende di trasporto pubblico hanno finito per peggiorare sia il rapporto tra tariffe e qualità, sia la distribuzione geografica dei servizi offerti.
La risposta ai problemi del Tpl non puo' dunque essere quella delle dismissioni, dell'affidamento ai privati, la riduzione del numero di aziende e la diminuzione delle risorse da parte dello Stato.
Per ridurre i livelli di traffico diminuire l’inquinamento e diminuire anche gli incidenti e facilitare gli spostamenti, nelle grandi città va aumentata l'offerta e la qualità dei mezzi pubblici, le provincie si lamentano per la scarsità dei fondi che lo stato da per i trasporti, ma poi le Provincie e alcuni Comuni so-no quelli che effettuano ancora più tagli che il Governo stesso, e succede che nell'arco degli ultimi 5 anni è aumentato il disagio legato all’aumento del traffico delle auto. l tagli che si vogliono fare, incideranno sulla riduzione del personale, la diminuzione dell’offerta dei servizi a cui farebbe seguito un inevitabile incremento della mobilità privata che porterà non benefici come vogliono far credere , ma si avrà un aumento dei livelli di congestione e inquinamento., ulteriori spese se le ritroveranno i comuni per la ma-nutenzione stradale, e la stessa sanità avrà un aumento dei costi a causa delle malattie che produrrà lo smog sempre maggiore nelle città .
Se i nostri Sindaci non prendono coraggio e cercano idee nuove vi sarà il tracollo e dovranno risponderne davanti ai lavoratori ai cittadini.
A pagare questo passaggio saranno i lavoratori
La contrattazione al ribasso degli accordi integrativi sarà solo il primo passo.
Ovviamente, oltre ai lavoratori, tutta la collettività subirà le conseguenze di questo processo con un
impoverimento degli Enti Locali proprietari delle aziende e un taglio del servizio per avere più profitto. Già oggi i Consigli comunali, , non hanno voce in capitolo sulla gestione del servizio e, di fatto, sulla sua programmazione: attività che sono in mano ai vari amministratori delle aziende, tutte società gestite con logica privata per garantire profitto.
La mobilità urbana si migliora anche attraverso un’opera di educazione stradale e civica, partendo già dal poterla insegnare dalle scuole, le forme e i modi ci sono. E troppo facile parlare di tagli, chi ha le responsabilità per i servizi se non riesce a trovare soluzioni ed è totalmente incapace di gestire i beni destinati ai cittadini, sarebbe bene si facesse da parte per dare la possibilità a quegli amministratori scelti per la loro bravura, e non per la fedeltà politica.

COORDINAMENTO NAZIONALE AUTOFERROTRANVIERI 27 MARZO

Fonte

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