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Salvate la Sanità

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(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
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Enti locali e tagli alla sanità: un massacro firmato Renzi

(6 Agosto 2015)

tagli

Il famigerato Decreto Enti Locali, approvato ieri dalla Camera dei Deputati, contiene il pesantissimo taglio della spesa sanitaria che ammonta a circa 2,5 miliardi di euro deciso dal Governo Renzi di soppiatto ed in sordina per non fare circolare la notizia. Renzi e Lorenzin hanno cercato in tutti i modi di nascondere il misfatto che sarà pagato a caro prezzo dai cittadini: del resto la collocazione del taglio sulla sanità nel decreto Enti Locali rappresenta un vero e proprio depistaggio. La verità è che si tratta di un attacco senza precedenti al Servizio Sanitario Nazionale, che già vive una situazione di grande precarietà e difficoltà in tantissime realtà e, specie in una regione come la Calabria. Da notizie assunte, possiamo affermare che il taglio, già diventato legge, colpirà indiscriminatamente prestazioni sanitarie fondamentali quali le analisi cliniche, gli esami radiologici, le TAC e le Risonanze Magnetiche Nucleari. Ciò significa che molte di queste prestazioni, quelle che saranno ritenute non essenziali, che oggi sono garantite dal prontuario del Servizio Sanitario Nazionale, saranno cancellate e non saranno più autorizzate.

Pertanto, tali prestazioni saranno a totale carico dei cittadini, che potranno effettuarle solo previo pagamento del corrispettivo. La conseguenza di tutto questo sarà che milioni di cittadini in Italia e, in particolare, nella nostra regione non avranno più la possibilità di effettuare esami diagnostici necessari per la loro salute. Se pensiamo che una prestazione di questo genere può arrivare a costare anche 400/500 euro, ci domandiamo come potranno accedere a questi servizi a pagamento, le famiglie italiane e calabresi che vivono in condizione sociale ed economica di sopravvivenza e di povertà e che non hanno neanche i soldi per il pane. Ma ad essere colpiti non sono solo i ceti più bassi e disagiati al cnetro dell’attacco sono anche i pensionati e i ceti medi. Si comprende così l’enormità della grave decisione assunta dal governo Renzi e dalla maggioranza PD – NCD. I cittadini si accorgeranno presto di questo nuovo scempio targato Renzi. Anche con il decreto Enti Locali continua l’attacco ai diritti fondamentali come il diritto alla salute. Tutto ciò grida vendetta e chiede una reazione e una protesta forte ed adeguata contro questo governo che si comporta alla stregua dei peggiori governi di destra.

Reggio Calabria, 06.08.2015

Michelangelo Tripodi, segreteria nazionale e segretario regionale calabrese PCdI

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