Capitale e lavoro :: La controriforma dell'istruzione pubblica

Torino: il Ministro Giannini conquista sul campo il titolo di PRESIDE D'ITALIA

(3 Settembre 2015)

Ieri sera nel corso della Festa dell'Unità a Torino un consistente gruppo di insegnanti e di studenti ha chiesto la possibilità di partecipare ad un dibattito che vedeva la presenza del Ministro Stefania Giannini.
Ci sembrava legittimo un confronto su questioni quali il blocco dei contratti, i rischi per la libertà di insegnamento, i trasferimenti arbitrari imposti ai colleghi immessi in ruolo, solo per ricordare
alcuni dei temi più rilevanti all'ordine del giorno.
Evidentemente ci sbagliavamo, la festa era presidiata da uno schieramento di polizia adeguato ad un derby per il quale si prevedono scontri selvaggi fra tifoserie, l'ingresso ci è stato impedito con motivazioni risibili e con l'impegno a far entrare quanto meno una delegazione che è stato, tanto per dare conferma della serietà di questi
signori, disatteso.
Ci è stato detto che è stato il ministro a non volere la nostra presenza, che sia stata lei o i dirigenti del Partito Democratico o tutti loro assieme poco conta.
Ciò che risulta evidente è che un confronto con chi non è prono alle decisioni del governo non è previsto come peraltro è dimostrato dal trattamento inflitto ad uno studente che è riuscito ad intervenire nel
dibattito e ha fatto affermazioni non gradite.
Non si preoccupi il ministro Giannini, noi non siamo certo afflitti dal suo rifiuto e il confronto rifiutatoci ieri sera lo conquisteremo nelle scuole, nelle piazze, nella società con la mobilitazione contro la pessima scuola che si cerca di imporre.
Per il momento riconosciamo che la signora Giannini si è comportata proprio come un preside detentore dei pieni poteri, ha dato loro l'esempio dello stile che dobbiamo aspettarci. Sapremo trarne le conseguenze.

Per la CUB Scuola Università Ricerca
Cosimo Scarinzi