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(5 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Elezioni presidenziali 2010. Il Brasile si sposta a sinistra.

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Solidarietà a Joao Pedro Stedile, leader storico dei Sem Terra

(27 Settembre 2015)

joao pedro stedile

Il CESTES, il Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali della Confederazione sindacale, USB, affiliata alla Federazione Sindacale Mondiale, esprimono la massima solidarietà al compagno João Pedro Stédile, dirigente dell’MST (Movimento dei Sen Terra) e indomito lottatore sociale del movimento popolare brasiliano, vittima di una aggressione di stampo fascista, il 22 di settembre, nell’aeroporto di Fortaleza.

Noi tutti e tutte, lavoratori, precari, giovani, pensionati, immigrati, intellettuali e disoccupati denunciamo l’ennesimo tentativo fascista di provocare, di intimidire il movimento popolare brasiliano, aggredendo i suoi militanti più riconosciuti.

Noi denunciamo una destra fascistoide che in Brasile sta allungando i suoi tentacoli sulle città attraverso false contestazioni pseudo-nazionali, sostenute dai mass-media, di cui si distacca l’onnipresente TV-Globo, sempre pronta nel divulgare e applaudire le violenze praticate contro i lottatori sociali del movimento popolare, in particolare quelli dell’MST.

Noi denunciamo il silenzio del governo, del ministero pubblico e degli organi di polizia che dovrebbe denunciare gli autori di queste violenze.

Noi denunciamo il tentativo di linciaggio, di cui João Pedro Stédile è stato vittima nell’aeroporto di Fortaleza, perché questo atto, praticato sotto gli occhi della locale polizia, è la conseguenza del linciaggio virtuale, iniziato nel mese di marzo con un manifesto lanciato nelle reti, in cui si offriva una ricompensa per l’uccisione di João Pedro Stédile, immediatamente divulgato dalla TV Globo e ripreso da tutti i media.

L’odio che le frange fascistoidi, oggi manifestano contro il compagno João Pedro Stédile è un odio che la tutta destra brasiliana, oggi dimostra nei confronti dei lavoratori e dei giovani dei movimenti popolari che sono scesi in piazza per denunciare non solo la dilagante corruzione e la gratuita repressione, ma soprattutto la codarde complicità del governo nella gestione ultra-neoliberale del Brasile. Un governo, pauroso e opportunista anche nell’utilizzare un simbolo politico che poi rinnega con i suoi atti legislativi.

Siamo solidali con il compagno João Pedro Stédile e con tutti i compagni e compagne dell’MST perché in passato abbiamo sofferto gli effetti nefasti del terrorismo delle frange fascistoidi. Mentre oggi, alla stessa maniera del Brasile, viviamo le contraddizioni di un governo, ugualmente pauroso e opportunista che usa simboli di un progressismo di altri tempi anche quando sottopone gli italiani al calvario delle cosiddette riforme neoliberali, tanto amate dal capitale e dai tecnocrati dell’FMI, della BCE e dell’Unione Europea. Gli stessi che hanno applaudito la presidentessa Dilma Rousseff quando sotterrava la Riforma Agraria, rafforzava il potere dei conglomerati finanziari, oltre proporre una falsa Riforma Politica che è solo un palliativo per il governo arrivare indenne alle elezioni del 2018.

Contro tutto ciò ribadiamo la nostra completa solidarietà militante al lottatore sociale e compagno, João Pedro Stédile e al Movimento dei Sen Terra (MST), che oggi rappresentano il momento più dinamico della lotta di classe, che in Brasile non si è mais spenta e tantomeno si spegnerà.

Luciano Vasapollo, Rita Martufi - Cestes, Usb

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