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SOLIDALI CON I LAVORATORI ATAC

(6 Ottobre 2015)

Si moltiplicano gli atti di aggressione o intimidazione che vedono come vittime i lavoratori di ATAC.

Autisti, macchinisti metro, personale di stazione e addetti alle biglietterie sono sotto pressione, spesso coinvolti in atti di pura criminalità da parte di mascalzoni (come l’autista pestato perchè aveva chiesto di spostare una auto che intralciava il percorso).
Purtroppo molto spesso gli atti di aggressione verbali e a volte fisici sono stati posti in essere dagli utenti esasperati dal cattivo (o pessimo) funzionamento del trasporto pubblico.

Il nostro pensiero va controcorrente rispetto alla vulgata popolare del momento.

Per prima cosa la violenza verbale e naturalmente fisica va sempre respinta con fermezza. Secondo bisogna riflettere sul fatto che i lavoratori di ATAC subiscono insieme agli utenti tutti i problemi di un sistema di trasporto pubblico che a Roma è stato mandato letteralmente in malora.

Per cui se bisogna prendersela con qualcuno sarebbe meglio farlo con chi è responsabile di anni di incuria e mal governo politico e gestionale del settore.

Contestare politici e manager è molto più giusto che prendersela con chi lavora.

Roberto Vallocchia, segretario PCdI Roma