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Ha ragione chi chiede di annullare il giubileo

(23 Novembre 2015)

Stretti nella morsa delle guerre imperialiste e del terrorismo jihadista – due fenomeni che si alimentano a vicenda – i lavoratori sfruttati e gli strati popolari vivono in un clima di allarme, di militarizzazione della vita sociale, di tensione.
A peggiorare la situazione, l’imminente inizio del giubileo straordinario, tradizionale mezzo papalino per rimpinguare le casse vaticane e far apparire l'adesione di “masse sterminate di popolo” a una Chiesa cattolica che invece è, in Italia come altrove, in seria crisi di vocazioni e consensi.
Il giubileo rappresenta un rischio altissimo per la popolazione, tant’è che nessun esponente governativo ha escluso l’ipotesi che il terrorismo antipopolare possa colpire in occasione di questo evento, per la sua valenza simbolica.
Il piano contro i droni e l’apparato militare messo a sorvegliare gli “obiettivi sensibili” sono misure, pagate con i tagli delle spese sociali, che non limitano il pericolo per la massa dei cittadini. Non nutriamo alcuna fiducia nei capi di questo apparato che hanno dimostrato in diverse occasioni inettitudine e disprezzo dei diritti dei lavoratori, oggi sotto duro attacco.
Lo svolgimento del giubileo - che durerà un lungo anno con enormi costi di gestione puntualmente scaricati sulle spalle dei lavoratori (il Vaticano non ci mette un euro) - è un atto d’irresponsabilità, imprevidenza e presunzione da parte della monarchia assoluta vaticana e del governo italiano, che può comportare conseguenze disastrose. Il dissenso verso questa scelta è ampio.
I parassiti, i ricchi albergatori e commercianti, i politicanti borghesi che respingono l’annullamento del giubileo, giustificandolo con la “delusione dei fedeli” (che già disertano le udienze papali blindate), difendono solo voraci interessi economici, dimostrando la più totale subalternità alla politica di immagine del Vaticano, l’indifferenza per i pericoli, i disagi e la miseria in cui vivono le masse popolari. Altro che “misericordia”!
Renzi e gli esponenti dei partiti di maggioranza e di “opposizione” dichiarano che “non se ne parla" di annullare il giubileo. Chiaro, non sono loro a rischiare la pelle. Forse nelle alte sfere c’è chi vuole sangue innocente per giustificare altre guerre di rapina?
Ci associamo alle tante voci che chiedono l’annullamento del giubileo e rendiamo responsabili il governo Renzi e il Vaticano per qualsiasi situazione di rischio di vita e danno alla salute che possa derivare dallo svolgimento di questo evento.
No alla politica di guerra, di terrore e di miseria! Uscita immediata dalle alleanze belliciste, antidemocratiche e antipopolari come la NATO e la UE! Basta con i privilegi del Vaticano, completa separazione tra Stato e Chiesa!
21.11.2015

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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