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SANITA' PUBBLICA IN VENETO ORIENTALE: PASSI AVANTI VERSO LA SUA FINE!

(14 Dicembre 2015)

Un altro tassello si aggiunge al nefasto progetto di destrutturazione della sanità pubblica del Veneto orientale:LA CHIUSURA DI CARDIOLOGIA A PORTOGRUARO E L'ACCORPAMENTO DI CHIRURGIA-ORTOPEDIA A SAN DONA' DI PIAVE.

“Carta canta e villan dorme”, è questa la vera lettura della mancata approvazione in Regione, delle schede ospedaliere. La direzione generale prosegue imperterrita nella “riorganizzazione” ospedaliera, con il confidenziale avvallo di una Giunta regionale, dilaniata al proprio interno e dai tanti mal di pancia conseguenti proprio alle ripercussioni in termini elettorali delle decisioni su salute e sicurezza.

Per la casta leghista (che governa in Veneto da oltre un decennio) è normale che i cittadini siano impoveriti dei servizi di qualità così da "fare cassa" velocemente; è altrettanto normale applicare “due pesi e due misure” tra il Servizio Sanitario Nazionale e la casa di cura “privata”; per la casta leghista è normale non tener conto affatto del disagio dei cittadini perchè c'è sempre un "buco di bilancio"da ripianare; per la casta leghista è normale che i sacrifici richiesti si ripercuotano su tutta la rete familiare (per chi ce l’ha) o sulla rete relazionale, creando situazioni di disagio finora mai sperimentate. Per la casta leghista è normale che, in questo momento di crisi economica, siano da continuare a garantire vecchi privilegi che in sanità sono ben oliati e rispondono a meccanismi di consenso elettorale funzionali al potere consolidato, mentre si sacrificano i servizi pubblici. Insomma, per la Lega nord, per il vice presidente del Veneto, per il governatore e per il loro fedele vassallo direttore generale è normale che siano i cittadini meno abbienti e disagiati a pagare il prezzo più alto per consentire di mantenere inalterati i privilegi di casta ! Ecco il risultato per aver fatto "il pieno di voti"! Quando mai i veneti e non solo loro impareranno che NON bisogna fidarsi di chi è solo capace di sbraitare?

Ci serve una buona sanità, qualificata e per tutti: per questo chiediamo che venga bloccata SUBITO l'applicazione dell’atto aziendale, che legittima irresponsabilmente la separazione delle discipline chirurgiche e mediche tra i due ospedali di Portogruaro e San Donà di Piave distanti più di 30 chilometri e con tanto di strada dissestata. E' urgente il ripristino dei posti letto esistenti a fine 2014.

La drastica riduzione delle funzioni chirurgiche più importanti, porterà ad una diminuzione netta di prestazioni in urgenza, con la probabilità sempre più elevata che, nei casi urgenti-complessi, il paziente venga dirottato fuori ULSS 10 o addirittura fuori Regione, con rischi notevoli per la salute e un aumento insostenibile dei costi sociali dei ricoveri.

L’obiettivo della Lega Nord è chiaro: rendere la sanità, anche in Ulss 10, meno universale e ad uso esclusivo di chi ha quattrini da spendere per farsi curare (sono inammissibili gli importi dei ticket di pronto soccorso e sulla ricetta rossa per gli esami di laboratorio) o per chi è disposto a rivolgersi altrove per trovare risposte ai propri bisogni di salute!

Presidente,fedelissimo vicepresidente della Giunta regionale, con tutto l'indotto mediocre e ottuso, stanno demolendo il Sistema Sanitario Pubblico, per accelerare la PRIVATIZZAZIONE della sanità, favorendo senza limiti di decenza le STRUTTURE PRIVATE E LE ASSICURZIONI. L’obiettivo del Governatore non è la tutela della salute dei “padani” ma la monetizzazione delle prestazioni sanitarie, che andranno a carico di un privato convenzionato con il quale il cittadino contratterà i livelli di assistenza.


L’arroganza della dirigenza Ulss10, ispirata direttamente dal governatore veneto, impone l’impoverimento graduale dei reparti ospedalieri al punto che la precarietà e l'insufficienza delle prestazioni garantite spingeranno la gente a curarsi altrove.

Noi lo ricordiamo sempre a chi ha scarsa memoria:LA SANITA' E LA TUTELA DELLA SALUTE SONO DEMANDATE ALLE ULSS DAL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE PER FARE GLI INTERESSI PUBBLICI E NON PER STRIZZARE L'OCCHIOLINO AI PRIVATI CHE AMANO "INVESTIRE" IN SANITA' SULLA PELLE DELLA GENTE!

LA COSTITUZIONE ITALIANA CHE, IN MODO VERGOGNOSAMENTE TRASVERSALE, SI VUOLE CANCELLARE, GARANTISCE ANCHE IL DIRITTO UNIVERSALE ALLA SALUTE!

Marina Alfier
Partito Comunista d'Italia Veneto Orientale

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