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(30 Ottobre 2012) Enzo Apicella
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4 Si al referendum sulla procreazione assistita.

(21 Maggio 2005)

“Mobilitiamoci contro questa legge, abbattiamo il potere della chiesa e la morale del profitto, pretendiamo libertà ed autodeterminazione per i nostri corpi e le nostre menti…”

QUESTO SCRIVEVAMO, NEL DICEMBRE 2003, QUANDO LA LEGGE SULLA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA E’ STATA APPROVATA, E LE RIBADIAMO OGGI CON SEMPRE MAGGIORE FORZA E DETERMINAZIONE, MENTRE CI MOBILITIAMO PER VOTARE A GIUGNO.

E’ VERGOGNOSO ASSISTERE A QUESTO BALLETTO DI POLITICANTI CHE PARLANO DI “LIBERTA’ DI VOTO”, MENTRE NELLA REALTA’ LE DONNE SONO STATE CALPESTATE FUNZIONALMENTE ED INTENZIONALMENTE CON L’APPROVAZIONE DI QUESTA LEGGE . LA FINALITA’ DI QUESTA LEGGE NON E’ LA REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO SULLE “BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE”, CHE CONTINUERA’ AD ESSERE STRUMENTO DI PROFITTO ED INTERESSI ILLECITI, MA LO STRAVOLGIMENTO DELLA 194 SULL’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA E DI TUTTE LE ALTRE CONQUISTE SULLA AUTODETERMINAZIONE DELLA DONNA, STRAPPATE CON DURE LOTTE E MOBILITAZIONI.

In una società basata sul profitto, che annienta solidarietà e diritti, uguaglianza e rispetto delle diversità, libertà e bisogni, non deve essere data a nessuno la possibilità di autodeterminarsi e di scegliere la propria vita. Gli interessi delle multinazionali delle armi, gli equilibri di potere, compreso quello ecclesiastico, decidono sulla vita e la morte di tutti i deboli del mondo ed impongono le loro logiche antiumane mascherandole dietro “battaglie di libertà e democrazia”.

Per tutto ciò questo momento referendario, su una materia che può sembrare “specifica”, diventa patrimonio di tutti. Per rimettere in gioco la nostra voglia di essere e di lottare contro chi sta calpestando le nostre libertà soggettive e collettive.

Mobilitiamoci per ampliare il confronto, la voglia di partecipare, non certo solo col voto, la possibilità di far ripartire le lotte nei territori per non far chiudere i consultori ed i reparti di interruzione gravidanza, per riqualificare questi servizi restituendogli le funzioni che gli sono state “silenziosamente” strappate, per imporre il diritto a partorire umanamente, a misura di donna e bambino, per rivitalizzare tutto quel patrimonio che le donne hanno saputo disvelare fra le loro paure e le altrui imposizioni.

SABATO 21 MAGGIO ORE 10.00
NELL’AULA DELLA CLINICA OSTRETRICA DEL POLICLINICO ASSEMBLEA
PER IL DIRITTO ALL’AUTODERMINAZIONE DELLA DONNA
PER VOTARE 4 SI AL REFERENDUM
PER LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA.

COBAS Sanità Università e Ricerca

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