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Sicilia in bocca!

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ALBANO. I LEADER M5S CATAPULTATI A DESTRA? E’ DAVVERO UNA LEZIONE: LOCALE E GENERALE.

(26 Dicembre 2015)

federica nobilio

Federica Nobilio

Il passaggio della ex candidata a sindaco per il M5S, oggi consigliere comunale, Federica Nobilio, da rappresentate dei grillini ad esponente di sostegno alla destra è una scelta soggettiva. Ma, porta con sé, non solo perché sostenuta da altri attivisti, una scelta politica che si manifesta ora ma che era già presente, ad Albano, come su tutto il territorio nazionale, nelle scelte di fondo del M5S. Nella sua ambiguità di fondo. Nel suo anticomunismo, mai urlato, ma mai taciuto. Infatti, nei comportamenti concreti, e nelle dichiarazioni, non c’è alcuna coerenza, alcuna giustificazione che possa portare la “rappresentante dei cittadini” ad abbandonare lo scranno con l’egida M5S. A meno che… A meno di disvelare il funzionamento vero, il suo essere proprio del M5S. Che è tutta apparenza e superficie. Infatti, si torni con la mente a come nascono – qui ad Albano, come nel resto d’Italia, come nel caso nazionale – i “rappresentanti a cinque stelle”. Una consultazione a cui partecipano pochissimi iscritti (meno di un partito tradizionale, per intenderci). Una consultazione che a livello locale con pochissime decine di amici che ti sostiene – e, soprattutto, senza la necessità di dover essere coerenti con impianti politico-ideologici – ti nomina candidato sindaco. Il resto è già noto. Il marketing nazionale della faccia di Grillo. La potenzialità mediatica seconda solo al sistema berlusconiano, ed il gioco è fatto. Riflettano le forze politiche sulla necessità di fare di questa occasione, non una semplice “condanna” delle giravolte. Non è questione personale. Non è problema che si esaurisce nell’opportunismo della Nobilio. Qui c’è spazio per aggredire, e renderlo noto ad alta voce ai cittadini, che questo andazzo è annidato nella scelta del M5S di non accedere a confronti con gli altri partiti. Ciò li rende, apparentemente distanti da “intrallazzi”, ma in realtà li consegna – mani e piedi legati – agli umori del gruppo di comando di turno. Che, non avendo quel retaggio politico-ideologico può essere l’opposto da un posto all’altro del Paese. Tuttavia, sempre per il principio di non dialogo, chi viene maggiormente colpito da questo comportamento, è ogni piccola forza non omologata al berlusconismo o al renzismo; così come è colpita ogni forza capace di sviluppare – con lealtà e rispetto – alleanze. Nella situazione attuale, cioè, questo significa, in massima parte colpire la sinistra e segnatamente i comunisti. Per questo la deriva a destra del M5S, è cosa che può accadere frequentemente; per questo non è sufficiente una condanna di cambio casacca; per questo le forze politiche di sinistra hanno il dovere di alzare il tiro rispetto a programmi e confronti partecipati coi cittadini (a cominciare da quelli che sono caduti nella trappola elettorale del M5S) perché la risposta non sia “via dalla politica”, bensì “più politica”. Ultima lezione da questi accadimenti è per la coalizione di governo ad Albano, per la Giunta. Le richieste, le parti programmatiche maggiormente caratterizzate a sinistra siano prioritarie.

Albano, 26 dicembre 2015

Maurizio Aversa, responsabile PCdI-Albano

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