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L’ANP reprime le proteste palestinesi contro Israele

(28 Dicembre 2015)

repress anp

Imemc. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha duramente criticato il giro di vite dell’Autorità nazionale palestinese contro dimostranti e giornalisti a Ramallah.


Venerdì 25 dicembre le forze di sicurezza di Al-Fatah hanno duramente attaccato dimostranti e giornalisti che stavano prendendo parte ad una marcia di protesta a Ramallah.

La marcia, che avrebbe dovuto partire da Ramallah e raggiungere Beit El, era stata organizzata sia dalle organizzazioni nazionali sia da quelle islamiche.


Il FPLP ha rilasciato un comunicato nel quale sottolinea come le forze di sicurezza abbiano attaccato i partecipanti alla marcia, colpendo dimostranti, giornalisti e operatori, provocando ferite e tentando di impedire la cronaca dell’attacco.

Il giro di vite si è spinto sino al punto di confiscare le telecamere ai giornalisti.


Il FPLP ha sottolineato che considera l’attacco e tutti i suoi elementi come prova del fatto che l’Autorità Palestinese rema contro e sopprime le aspirazioni del popolo palestinese nell’incrementare l’insurrezione contro l’occupazione e l’oppressione sionista.


Il Fronte ha messo in rilievo come tale repressione sia incompatibile con i principi nazionali e ha ripetuto il suo appello per una fine immediata della cooperazione tra le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese e le forze di occupazione israeliane.


Il FPLP ha anche ribadito che l’Autoritá Palestinese deve, una volta per tutte e subito, porre fine agli accordi di Oslo, che gravano sul popolo palestinese a livello di politica, sicurezza e economia. Le forze di sicureza palestinesi devono essere convertite per assicurare la difesa del popolo palestinese e per affrontare l’occupazione e gli attacchi dei coloni, invece di colpire i palestinesi che protestano contro i coloni, ha osservato il FPLP.


Il partito di Al-Fatah al comando dell’Autorità Nazionale Palestinese ha ripetutamente promesso di concludere questa sua cooperazione con Israele. Al solito tali promesse sono fatte durante i negoziati con Israele e/o quando Al-Fatah e l’ANP devono affrontare dure opposizioni interne. Nessuna di queste promesse è mai stata convertita in misure tangibili.


Al-Fatah e l’ANP sono anche accusate di sfruttare l’accordo di sicurezza con Israele per remprimere piu severamente e incarcerare membri dei partiti di opposizione, come il segretario generale del FPLP Ahmad Sa’adat e tanti altri. Per quanto riguarda l’atteggiamento dell’ANP sulla stampa indipendente, MADA riferì nel 2014 come più dell’80% dei giornalisti palestinesi si auto-censuri.


Traduzione di Marta Bettenzoli

Agenzia Stampa Infopal

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