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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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Solidarietà ai lavoratori del SI-Cobas in lotta

(10 Gennaio 2016)

plotical pics

Come Comitato di sostegno ai lavoratori della Fincantieri esprimiamo la nostra fratellanza e solidarietà di classe ai lavoratori SI-Cobas e ai compagni solidali per la repressione di stato subita venerdì 8 gennaio 2016 davanti ai magazzini Penny Market di Desenzano del Garda (Brescia) e davanti al magazzino della Bormioli di Fidenza (Parma) mentre erano in corso dei picchetti.

Con blindati, camionette, manganelli e cani, polizia, carabinieri e Digos hanno violentemente aggredito, ferito, fermato e accompagnato in questura decine di lavoratori in sciopero. Si è trattato di una operazione coordinata, effettuata in contemporanea in due luoghi diversi, esercitando la medesima carica di violenza su due delle lotte operaie più tenaci e resistenti di queste ultime settimane, a riprova del fatto che la regia è unica: quella del padronato italiano.

Come la banda di Marchionne alla Sevel-FCA di Atessa non vuole cedere davanti allo sciopero contro la riduzione delle pause e i soffocanti ritmi di lavoro, così il padronato della logistica non vuole cedere davanti agli scioperi a oltranza dei lavoratori SI-Cobas, perché sa bene quanto è profonda la crisi del suo sistema e quanto effimera è la presunta ripresa di cui si riempiono la bocca gli spacciaballe seriali Renzi, Padoan e C. Riconoscere ai lavoratori SI-Cobas ciò che rivendicano e ciò che è giusto (e anche, per certi versi, il minimo), ovvero l’adeguamento delle mansioni, il riconoscimento degli scatti di anzianità e l’applicazione del contratto nazionale, è in questo momento improponibile per i padroni. Per loro l’unica soluzione alla crisi è lo schiacciamento brutale di ogni rivendicazione dei lavoratori e della loro stessa dignità.

Nell’era del Jobs Act e della criminalizzazione dello sciopero non intendono fare neanche le minime concessioni anche per evitare l’effetto-contagio che può avere anche una singola vittoria operaia sulla arroganza padronale. E’ per questo che le lotte del SI-Cobas nella logistica hanno un valore che va molto al di là del comparto-logistica, sono le postazioni offensive di tutte le lotte dei lavoratori oggi in Italia, dalla Fincantieri alla Fiat, dall’Ikea alla Granarolo, ecc. I padroni lo sanno, lo hanno capito bene e si mobilitano, infatti, con tutti i loro strumenti e apparati per isolarli, piegarli, dividerli.

A questa sfrenata aggressione dell’asse padronato-governo contrapponiamo la nostra azione solidale. Diamoci da fare per spezzare l’isolamento di queste lotte, per far circolare la denuncia della repressione statale contro di loro, per chiedere ai lavoratori in lotta e a tutti i delegati e alle strutture che si dicono militanti di aiutare con ogni mezzo questi fratelli e compagni di classe che lottano per tutti noi, che si fanno diga contro il dilagare dello sfruttamento padronale e della violenza di stato.

NO ALLA REPRESSIONE DEI LAVORATORI SI-COBAS IN SCIOPERO! SOLIDARIETÀ AI FACCHINI E AI COMPAGNI FERMATI E FERITI!
UNITÀ DELLE LOTTE CONTRO LA VIOLENZA E LO SFRUTTAMENTO DEI PADRONI E DEL GOVERNO RENZI!


9 gennaio 2016

Comitato di sostegno ai lavoratori della Fincantieri - Marghera

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