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NEL GIORNO DELLA MEMORIA A VITERBO COMMEMORATI VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA E PRIMO LEVI

(28 Gennaio 2016)

Nel pomeriggio del 27 gennaio 2016, nella ricorrenza del Giorno della memoria, si è svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Vittorio Emanuele Giuntella e di Primo Levi.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato con viva commozione i due indimenticabili testimoni della dignità umana che seppero opporsi alla barbarie nazista e resistere fin nell'inferno del Lager, due indimenticabili maestri di Resistenza a tutte le violenze e a tutte le menzogne, due luminose figure della nonviolenza in cammino.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brevi estratti dai testi dei due grandi testimoni, ed è stata tratteggiata la figura, il pensiero e l'opera di entrambi.
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Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913 - Roma, 27 novembre 1996) è uno dei grandi maestri di vita e testimoni della dignità umana del Novecento. Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiutò di porsi al servizio dei nazisti e fu internato in lager. Docente di storia dell'età dell'Illuminismo all'Università di Roma, ha formato generazioni di studenti all'amore per il sapere e per l'umanità, al rigore intellettuale e morale, all'impegno culturale e civile. Fondatore dell'Opera Nomadi ed impegnato in numerose iniziative di solidarietà, ha sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha scritto saggi e libri di incomparabile profondità, la cui lettura rende migliori. E' stato un uomo coraggioso e generoso, un luminoso esempio di amore per la verità, un autentico maestro di nonviolenza.
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Primo Levi è nato a Torino il 31 luglio 1919, e qui e' tragicamente deceduto l'11 aprile 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei più grandi testimoni della dignità umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti più alti dell'impegno civile in difesa dell'umanità. Libri come Se questo e' un uomo e I sommersi e i salvati costituiscono non solo strumenti di conoscenza imprescindibili, ma sono anche una preziosa risorsa, un immenso bene per la mente ed il cuore - l'animo, l'anima - di chiunque li legga (ma tutte le opere di Primo Levi andrebbero lette, non vi è una sola parola superflua, tutto in esse è verità e sollecitudine per l'umanità, azione nonviolenta che reca conforto ed aiuto, impegno di pace e di liberazione).
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Concludendo l'incontro e' stato rinnovato ancora una volta l'appello al governo italiano affinché receda dalla decisione di inviare centinaia di soldati alla diga di Mosul in Iraq, una decisione insensata, immorale e illegale che può dar luogo a tragiche conseguenze.
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Nel ricordo della Shoah prosegua l'impegno dell'umanita' contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; prosegua l'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; prosegua l'impegno in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'intera famiglia umana.
Vi è una sola umanità.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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