">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Obama o Romney?

Obama o Romney?

(6 Settembre 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

I rumori di guerra si fanno sempre più forti

(15 Febbraio 2016)

carri armati turchi

Nonostante la telefonata tra Putin ed Obama che, a detta dei media, avrebbe rasserenato il clima dopo le dichiarazioni minacciose di ieri del Primo Ministro francese Manuel Valls, del premier russo Dmitri Medvedev e del Segretario di Stato Usa Kerry, tutta l’area a ridosso della Siria si surriscalda.

La Turchia, forte dell’impunità finora concessa dai suoi padrini occidentali continua a fare strage di curdi sia all’interno dei suoi confini che nel territorio siriano. Sono di questi giorni i bombardamenti contro postazioni dell’esercito siriano e contro i curdi nell'area di Aleppo e nel territorio della base aerea Minneh Marinaz (strategica perché posta lungo una strada che porta al confine turco) che i guerriglieri curdi avevano strappato nei giorni scorsi ai miliziani di 'Dzhebhat en-Nusra', che la controllavano dal 2013.

L’Arabia saudita invia i suoi primi cacciabombardieri F-15 alla base turca di Incirlik, in vista di una offensiva militare in Siria guidata proprio dalla Turchia e dall’Arabia Saudita che potrebbe coinvolgere truppe di terra, come annunciato ieri dal portavoce del ministero della Difesa di Riad Ahmed al-Assiri e confermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.

Tutto questo mentre proprio in questi giorni a nord dell’Arabia Saudita (nell’area saudita di Hafer al-Batin) vicino ai confini con la Siria sta prendendo avvio l’esercitazione militare denominata North Thunder (il tuono del nord) della “coalizione contro il terrorismo”. All’esercitazione che durerà 18 giorni, parteciperanno, secondo alcune fonti, 350 mila soldati, 2.540 aerei da guerra, 20.000 carrarmati e 460 elicotteri (numeri che per la verità ci sembrano spropositati), provenienti da almeno 21 paesi arabi.

Nel migliore dei casi una vera e propria provocazione, nel peggiore la conferma che, a dispetto di tutte le prove di dialogo, ci si sta davvero preparando all’invasione della Siria ed all’agognata spartizione di questo paese.

Come se non bastasse la NATO scende in campo anche contro l’immigrazione e contro i trafficanti di esseri umani. Tre navi vengono schierate nell'Egeo per fermare l'esodo sui gommoni e gli aerei- Radar Awacs per la sorveglianza aerea, anche in funzione anti-Is lungo il confine turco-siriano.

Quindi, altre navi militari ed aerei che, con la scusa dell’immigrazione, rafforzano le operazioni militari già in atto tra l'Egeo e il Canale di Sicilia: missione Poseidon dell'agenzia europea Frontex; l'operazione Mare Sicuro della marina italiana, l'operazione Triton di Frontex ed Eunavfor Med cui si aggiungono le forze costiere italiane (Guardia Costiera e Guardia di Finanza) e la guardia costiera greca e turca. Come sostenuto dal segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, la NATO ha risposto alle richieste di Turchia e Germania ed il ruolo delle sue navi e aerei non servirà a salvare i migranti in difficoltà ma a pattugliare una più ampia porzione di mare. Non avevamo alcun dubbio.

C’è poco da stare sereni, quindi, anche perché il nostro governo, con le dichiarazioni della sua Ministra della Difesa Pinotti, mentre auspica la prosecuzione del dialogo ed il rispetto dell’accordo di Monaco, si dice pronto a fare la propria parte.

Con il profilarsi anche di un nuovo intervento in Libia, mai come in questo momento dobbiamo far sentire la nostra voce contro queste nuove aggressioni e contro un’escalation militare che rischia di portarci alla terza guerra mondiale.


14/02/16

RETE CONTRO LA GUERRA ED IL MILITARISMO – NAPOLI

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

7340