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AMIANTO, PROCESSO BREDA/ANSALDO: L'UDIENZA DI OGGI

(17 Febbraio 2016)

breda

Nell’udienza di oggi al Palazzo di Giustizia di Milano del processo contro i 10 dirigenti della Breda Termomeccanica/Ansaldo di Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori, davanti al giudice dott. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale e al P.M. Nicola Balice sono stati sentiti 3 testimoni. Riportiamo una sintesi delle deposizioni.

Primo teste, sig. V.(classe 1944), lavoratore assunto nel 1970 come operaio e successivamente addetto alla sicurezza e poi passato dal 1982 alla direzione del personale. Rispondendo alle domande dell’avv. Laura Mara (che difende alcune vittime e le parti civili Medicina Democratica, Associazione Italiana Esposti Amianto e Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio) il teste ha confermato la presenza di teli e materassi in amianto nelle lavorazioni dei pezzi a caldo per mantenere la temperatura, in un ambiente polveroso in cui gli operai si pulivano con la canna dell’aria compressa per andare in mensa, senza cambiarsi la tuta. Inoltre dalla sua deposizione è emerso che fra un turno e l’altro, non si pulivano i reparti e i lavoratori del turno successivo continuavano a lavorare in reparti sporchi dove le pulizie avvenivano senza bagnare. Il teste ha riferito che per quanto a sua conoscenza gli operai non usavano guanti e tute d’amianto e che nel 1989/90 si sostituì l’amianto con altre sostanze. Alla domanda di uno degli avvocati della difesa sulla conoscenza del rischio amianto ha dichiarato:”in quegli anni nessuno parlava del pericolo dell’amianto”.

Secondo teste, dott. Corrado (classe 1934) medico del lavoro dell’infermeria interna di fabbrica della Breda Fucine e Termomeccanica e coordinatore dei medici dell’infermeria.

Dopo aver illustrato su richiesta del PM le sue mansioni e le competenze avute dall’azienda, racconta delle ispezioni fatte in alcuni reparti minimizzando i rischi derivanti dall’amianto, parlando di lana di roccia e tessuto di lana di vetro sostitutiva dell’amianto dal 1985/86 e che non c’era pericolo. Rispondendo alle domande del PM e dell’avvocato di parte civile, ha riconosciuto che nelle lavorazioni a caldo si usavano guanti in amianto alluminizzato che si usuravano e si rompevano.

Terzo teste, sig.B. (classe 1955), in Breda dal 1974 fino al 2003 con mansioni di saldatore (dal 1982 rappresentante sindacale).

Nella sua deposizione ha dichiarato che già nel 1970 si iniziava a porsi il problema amianto e che nel processo lavorativo si usavano manufatti contenenti amianto quali coperte, cuscini, guanti e tute ignifughe, che anche lui ha usato almeno fino al 1985/90. Ha inoltre ricordato che, su 119 volontari sottoposti a visita in quel periodo, 13 risultarono malati per amianto e che durante la lavorazione l’amianto si sfaldava e si usava l’aria compressa per pulirsi. Alla domanda dell’ avv. Mara se aveva contatti e si era occupato anche della Breda Fucine ha risposto che si sapeva della presenza d’amianto soprattutto nel reparto aste leggere.

Le prossime udienze sono fissate per il 25 e 26 febbraio.



Milano 17 febbraio 2016

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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