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(2 Marzo 2016)
Saranno presenti i lavoratori di Alitalia
Negli ultimi anni Il settore del Trasporto Aereo ha subito un processo emblematico di speculazione selvaggia e svendita dei diritti dei lavoratori.
Un settore ricchissimo e dal 2008 ad oggi in enorme espansione che ha comunque visto una espulsione massiccia di forza lavoro, con migliaia di licenziamenti, rimpiazzati spesso da personale precario a basso costo, grazie ai dispositivi normativi dei governi Berlusconi, Monti e Renzi, nonché con l’esplicito vergognoso consenso dei sindacati concertativi.
I licenziamenti, i tagli salariali, la precarizzazione, l’abbattimento delle tutele per la salute e la sicurezza dei lavoratori sono all’ordine del giorno in tutte le vertenze del comparto aereo-aeroportuale: un attacco contro i lavoratori che gli speculatori nostrani e stranieri muovono contro chi lavora, nonostante la ipocrita narrazione della crisi non possa essere usata in un settore florido e in costante crescita.
Emblematico a tale proposito quanto successo in Alitalia alla fine del 2014, dopo la fallimentare privatizzazione della ex-Compagnia di Bandiera, in occasione del passaggio della cloche del principale vettore italiano dalle mani dei “capitani coraggiosi” a quella degli emiratini di Etihad.
Oggi, però, dopo una battaglia sindacale e legale che non ha conosciuto tregua, il Tribunale di Roma, quello di Milano e altri ancora, hanno dichiarato nulli diversi di quei licenziamenti, stabilendo la reintegra in servizio dei dipendenti. Anche quasi tutti gli altri licenziamenti sono stati definiti illegittimi e “compensati”, per ora, solo con un indennizzo economico, a causa delle inaccettabili riforme del lavoro Fornero e Renzi. A Roma e a Milano ci sono state delle importantissime sentenze che hanno evidenziato la fraudolenza dei licenziamenti, effettuati in base ad un “accordo sindacale illegittimo”, contrario alle norme e alla disciplina europea in tema di tutele sul lavoro.
Tali pronunciamenti dei Giudici del Lavoro sono stati ottenuti anche grazie all’impegno e alla determinazione dei lavoratori organizzati dalla Cub Trasporti che anche dopo i licenziamenti non si sono persi d’animo e hanno continuato quasi quotidianamente la lotta, i presidi e le iniziative pubbliche per denunciare lo scempio dei diritti, sensibilizzando l’opinione pubblica e aprendo gli occhi anche alla magistratura.
L’opposizione di aziende e Governo alle sentenze di reintegra e soprattutto alla messa in discussione dei licenziamenti effettuati nell’operazione Ali-Etihad ma la battaglia continuerà. Il pronunciamento dei giudici resta comunque una vittoria che dimostra come, con la lotta ed il coraggio, possiamo ostacolare le politiche di precarietà e sfruttamento di persone e risorse comuni, che flagellano questo paese.
...TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE
Cub Trasporti
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