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(3 Marzo 2016)
Una emergenza disattesa quella degli interventi sui territori per scongiurare il sempre più concreto rischio di alluvioni e frane
Da un recente rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia a cura Ispra si traggono dati inequivocabili, infatti sono più di 7 milioni di italiani che vivono in aree a rischio frane e alluvioni e sul territorio italiano sono interessati l’88% dei comuni.
Alla luce di questi dati ci aspetteremmo che il Governo rivedesse la lista delle priorità perché nelle aree a rischio vivono oltre 7 milioni di persone, 1 milione in situazioni di grave pericolo per non menzionare poi i circa 6 milioni di cittadini-e che vivono in aree soggette ad alluvioni
Se poi guardiamo alle regioni più interessate si capisce che ben 3 sono nel centro Italia (toscana inclusa) in aree per lo più densamente abitate
La emergenza della manutenzione del territorio e di interventi per prevenire frane e alluvioni territorio necessita di stanziamenti economici e interventi adeguati che vedono gli enti locali protagonisti assoluti, a essere in pericolo non sono solo palazzi pubblici ed abitazioni civili ma decine di migliaia di piccole e medie imprese
Il dissesto idrogeologico viene da anni sottovalutato da autonomie locali e Governi e gli interventi di prevenzione spesso rinviati per esigenze di bilancio.
Gli stanziamenti Governativi guardano più ai cantieri per la sicurezza delle città che ad interventi strutturali rivolti ai territori , sono in sospeso decine di progetti che vanno dai cantieri alle vasche di laminazione, dagli scolmatori alla messa in sicurezza degli argini senza dimenticare la pulizia dei fossi e dei corsi d'acqua.
Prevenire dovrebbe essere la parola d'ordine del Governo e dell'Anci visto che ogni anno alluvioni e frane provocano milioni di euro di danni.
cobaspisa.it
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