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Britannia

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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
La Gran Bretagna cambia le regole del gioco: l'esercito contro la rivolta

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(Lotte operaie nella crisi)

UN SUCCESSO LO SCIOPERO DEL 18 MARZO. IL DOVERE DI ANDARE AVANTI.

(22 Marzo 2016)

cubasani

Allo sciopero generale del 18 marzo indetto da Cub, SGB, S.I. Cobas e Usi Ait hanno aderito centinaia di migliaia di lavoratori.
Migliaia di essi ha anche partecipato alle manifestazioni organizzate a Milano, Napoli e Firenze contro le politiche di guerra, per le libertà sindacali e sociali, per la difesa dei diritti, del salario e del welfare; in molte altre città si sono organizzati manifestazioni e presidi molto partecipati.
Matteo Renzi, pervaso da uno spirito di onnipotenza che mal sopporta chi gli si oppone, si è scagliato contro lo sciopero, nascondendo che vi è stata, e che proseguirà, una mobilitazione contro le politiche di guerra MA ANCHE per i diritti vitali, ha nei fatti confermato che lo sciopero ha colpito nel segno.

Invece di rispondere nel merito alle rivendicazioni, ha riproposto la minaccia di ridurre ulteriormente le libertà sindacali, imponendo una stretta all'esercizio del diritto di sciopero. Le alternative poste sono chiare: CGIL CISL UIL debbono impedire il conflitto fra lavoratori e padronato altrimenti provvederà direttamente lo stesso governo. La gente deve star sempre più male ma non lo deve far vedere.

La massiccia adesione ha reso evidente lo stato di malessere di milioni di lavoratori, spinti sempre più verso uno stato di povertà progressivo anche dalla rinuncia del sindacalismo istituzionale a difendere i diritti dei lavoratori. Lo sciopero ha avuto successo perché ha colto un bisogno comune di scendere in piazza e di cominciare a lottare contro una situazione sociale intollerabile caratterizzata da meno lavoro, meno reddito, meno salario sociale che attraversa tutti i settori.
Ha inoltre evidenziato la necessità di un sindacato di classe che sappia dare organizzazione, rappresentanza e risposte ai bisogni dei lavoratori e dei proletari.

La Confederazione Unitaria di Base che, assieme agli altri sindacati promotori dello sciopero, si oppone con determinazione e coerenza al sistema corporativo che padronato e governo intendono imporre e che non ha firmato gli accordi in questo senso fra CGIL CISL UIL e Confindustria, manterrà alta la mobilitazione e continuerà la lotta per il salario, i diritti, i servizi sociali, le libertà sociali e sindacali e contro la guerra esterna che devasta territori e massacra popolazioni.

CUB - Confederazione Unitaria di Base

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