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Un piromane si aggira per l'Europa

Un piromane si aggira per l'Europa

(7 Maggio 2010) Enzo Apicella
L'agenzia di rating Moody's, la stessa che consigliava di investire in Lehman Brothers, soffia sul fuoco della crisi europea e invita a disinvestire in Grecia, Portogallo e Italia

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(Call center e lotta di classe)

L'Apparenza inganna: su Pragma research, call center di Roma

(16 Aprile 2016)

Sono disoccupato da un anno, o almeno così pare: svolgo da qualche mese una collaborazione occasionale, una società di ricerche di mercato mi affida "occasionalmente" un lavoro da fare e dopo 90 giorni dalla sua fine ricevo soldi e nota compensi. Questo a parole, nei fatti sono lì tutti i giorni, a volte anche il sabato, svolgo più di una campagna, e dopo 100 giorni (nemmeno effettivi ma lavorativi) mi viene pagato un lavoro, e gli altri 2 che ho fatto nello stesso periodi 2 mesi dopo, e così via. Lo stesso trattamento viene riservato ai miei colleghi sia vecchi che nuovi. Parzialmente meglio va a quelli che svolgono solo sondaggi in lingua straniera, lì basta applicare la tattica "non vengo finchè non mi paghi" quando si viene richiamati e i soldi arrivano relativamente subito previo giuramento di non dire a nessuno dei colleghi di averli avuti. Per gli altri non c'è amicizia con i capi o anzianità che tenga: se hai bisogno urgente di soldi non avrai un'anticipo (da leggere anticipo sul ritardo) verrai pagato quando pagheranno gli altri senza nel frattempo nessuna risposta scritta o orale alla tua richiesta, e forse non avrai nemmeno tutto quello che ti spetta ma, torno a ripetere, una campagna pagata sulle due o tre "scadute". La stessa campagna poi non viene pagata a tutti quelli che ci hanno lavorato in quel periodo, ma a chi viene pagato questo, a chi quello. I pagamenti in parole povere vengono fatti come quando e a chi pare a chi comanda.
Nessuno, dal responsabile del call center al suo assistente all'amministrazione al completo, sembra colpevole di questo:è un trionfo dello scaricabarile; dell'impiegata che risponde alle mail di sollecito "nessuno" conosce il viso perchè nel posto con il suo nome è seduta un'altra persona, almeno così dice.
Così, in questo panorama d'innocenza a volte accade che qualche ragazza che chiede la retribuzione, che come al solito è in ritardo, si senta rispondere:"Vai meno dal parrucchiere!" Per quanto riguarda i pagamenti c'è da aggiungere un breve accenno a due particolari: a fine campagna è stabilito un compenso forfettario, quando restano da fare poche interviste e a persone difficili da trovare per sesso e età; non si tratta di un fisso orario, ma di un calcolo complicatissimo che pare si basi sul numero di chiamate e di interviste fatte: un alambicco per prendere al massimo 30 euro in più per una campagna che dura mesi. Infine molto spesso il prezzo dell'intervista non si sa a inizio lavoro, ma quando è quasi finito. I primi tempi in cui si è adottata questa prassi se si chiedeva quanto venisse pagata la singola intervista i responsabili facevano fuoco e fiamme, poi la risposta è stata un semplice e naturale "non lo so!". I maligni insinuano che siffatto modo di fare mira a far terminare il lavoro, perchè se il prezzo dell'intervista si sapesse prima molti rifiuterebbero. Io aggiungerei un'ulteriore malignità: per vie traverse so che la società ha aderito all'accordo Assirm, accordo prima di tutto tra società di ricerche di mercato, che poi, al tavolo con i sindacati confederali, hanno stabilito un minimo di salario orario garantito, sia per i collaboratori junior che per i senior. La legge stabilisce che non si può essere collaboratori occasionali per un'azienda per molto tempo, così la società in questione secondo me ritarda e fraziona i pagamenti in modo da far apparire che, per suo conto, stanno lavorando - per un breve periodo - solo alcune persone, così da non dover garantire il minimo sindacale previsto dall'accordo Assirm. Nella collaborazione continuativa, che sostituisce il contratto a progetto, le tutele di malattia, disoccupazione e assegni familiari, seppur irrisorie e penalizzanti per il lavoratore rispetto a quelle previste per i contratti tipici, ci sono. E il collaboratore occasionale? Egli deve comunicare alle società con cui collabora di aver raggiunto i 5000 euro lordi l'anno e a quel punto gli vengono trattenuti i contributi, ma su 5001 euro solo sull'euro in più, per esempio; non arriverà mai ad accedere alle seppur scarne e burocraticamente nebulose tutele del collaboratore continuativo: troppo pochi i contributi versati. Ad ogni modo, a ulteriore delucidazione delle tattiche dell'azienda in questione, aggiungasi che non solo non ha schermi divisori tra le postazioni, ma anche che i numeri di telefono si fanno ancora manualmente con la tastiera del telefono, il che sa di cosa casareccia e improvvisata, che non si vede in giro da almeno 10 anni e che vuol forse suggerire l'uso occasionale di manodopera. In verità a volte penso una cosa: se un'azienda ha bisogno e vuole pochi lavoratori e per pochi giorni,perchè deve cambiare idea, solo perchè i disoccupati ci si attaccano come le cozze agli scogli?

Andrea

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