IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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(29 Aprile 2016)
Nei giorni scorsi, la commissione di garanzia ha bloccato lo sciopero nella stragrande maggioranza dei settori pubblici e privati, ove si applica la famigerata legge 146 del 1990 che con continue modifiche , per altro peggiorative, sancisce la impossibilità di esercitare lo sciopero in lunghi periodi dell'anno.
Non a caso ormai la legge 146 viene utilizzata per vanificare vertenze e lotte che si scontrano con una lunga sequela di regole costruite ad arte per rinviare e limitare l'esercizio dello sciopero.
In altri casi, ove la 146 non si applica, i Cobas avevano indetto lo sciopero e in piazza sono giunte delegazioni per esempio dal Polo logistico della Piaggio e da alcune cooperative-aziende.
La manifestazione di oggi ha visto uno spropositato schieramento di CC e Ps, una città militarizzata per impedire ai manifestanti anche il solo avvicinarsi al Cnr, praticamente impossibile accedervi con il traffico paralizzato e un diritto costituzionale di fatto limitato ai minimi termini.
Alla fine del corteo, davanti al lancio di insalata ci sono state alcune cariche con feriti e fermi, una evidente sproporzione tra l'"offesa" e la risposta della Questura.
Di fatto, questo Governo viene accolto in ogni città da contestazioni di piazza con lavoratori, esodati, vittime delle banche e realtà sociali che ne contestano le politiche.
Per queste ragioni la criminalizzazione del dissenso, la limitazione del diritto di sciopero, la paura e la rassegnazione diventano strumenti e risposte per mettere a tacere una opposizione politica, sociale e sindacale che nonostante il restringersi delle libertà-agibilità collettive e individuali non si rassegna a subire le politiche di un Governo che si accanisce con violenza inaudita contro lavoratori, studenti, disoccupati e contro chiunque rivendica diritti e tutele.
cobaspisa.it
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