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L'ombra nera

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(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

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Casoria (NA): Sciopero al centro commerciale I Pini contro la possibile chiusura

(4 Maggio 2016)

i pini

Un’area in cui la disoccupazione la fa da padrona, si susseguono le chiusure delle attività industriali e commerciali, i giovani emigrano ogni anno di più. Un mix micidiale per il martoriato territorio dell’area a nord di Napoli. A cui si aggiunge in queste settimane la notizia della possibile chiusura del centro commerciale I Pini.

La storia di questa attività commerciale ha subito diversi “rovesci”, ma che, nell’ultimo periodo, pareva poter scrivere finalmente pagine positive. Ci si era incanalati infatti in una strada forse normale altrove, ma non qui: una situazione finalmente “operativa e produttiva”, come scrive la FLAICA Uniti CUB e in cui si era finalmente giunti al pagamento per tempo degli stipendi dovuti ai 150 lavoratori impiegati. Un atto che dovrebbe essere normale, ma che qui e, più in generale, nel settore non è purtroppo così consueto. Elementi che facevano ben sperare e guardare al futuro con più tranquillità.

Invece, per i 150 lavoratori è arrivata la doccia fredda: il curatore fallimentare, subentrato in seguito alla precedente fallimentare gestione (la stessa che aveva condotto al fallimento del centro commerciale La Masseria a Cardito, sempre nel napoletano), ha deciso di mettere tutto all’asta, rinunciando alla possibilità, rifiutato il concordato preventivo, di affidare il tutto ad una nuova gestione, cercando di garantire condizioni vantaggiose per i creditori (tra i quali rientrano anche i dipendenti stessi).
La decisione ha aperto di nuovo un baratro davanti ai 150 lavoratori. Che però sono decisi a non gettare la spugna, a rimboccarsi le maniche e ad avviare un percorso di lotta che possa risultare nel mantenimento dei posti di lavoro. Per questo motivo dall’assemblea di lunedì 2 maggio, è stata presa all’unanimità di incrociare le braccia giovedì 5 maggio, con blocco e presidio. Perché il futuro non si tocca.

Fonti:
Flaica Uniti CUB – Indizione dello sciopero
Flaica Uniti CUB

Clash City Workers

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