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Gugliotta

Si apre una finestra sui metodi della polizia italiana

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
I TG trasmettono l'intervista a Stefano Gugliotta, che porta i segni del pestaggio immotivato da parte della polizia

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    antimperialismo, repressione, controrivoluzione, lotta di classe, ristrutturazione, controllo

Padova: al fianco della resistenza dei popoli!

Uniti alla lotta dei rivoluzionari prigionieri di ieri e di oggi!

(12 Giugno 2005)

19 GIUGNO 2005 Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero

Il 19 giugno 1986, in tre carceri peruviane, l’allora governo “socialista” di Alan Garcia ordinava il massacro di 300 rivoluzionari prigionieri del Partito Comunista del Perù in lotta. Quella data, chiamata “Giorno dell’Eroismo”, è diventata una tappa per il movimento comunista e antimperialista per far vivere, nella lotta quotidiana, la resistenza che tutti i prigionieri politici conducono dietro le sbarre in qualunque condizione di prigionia.

Questi compagni detenuti sono le avanguardie del movimento rivoluzionario mondiale che hanno deciso di lottare fino in fondo contro la barbarie del capitalismo e di organizzarsi per la conquista di una nuova società. Per questo sono incarcerati e sottoposti a ogni forma di repressione. Ieri come oggi. I lager di Abu Ghraib e di Guantanamo rappresentano solo le punte più avanzate del vero volto assassino e fascista del capitalismo in crisi, un volto che qui, nei paesi “democratici”, si mostra nelle celle di isolamento di tipo F in Turchia, in quelle delle carceri francesi, spagnole, tedesche, italiane, dove sono rinchiusi centinaia di rivoluzionari a cui vengono applicati regolamenti sempre più restrittivi (come l’art 41 bis che prevede la negazione dei “diritti” dei detenuti). Ai rivoluzionari prigionieri “storici” che, nonostante anche 30 anni di galera, non hanno svenduto la loro identità politica, si aggiungono oggi le decine di comunisti e anarchici colpiti da arresti in seguito a diverse inchieste per 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo).

Il movimento anarchico, in particolare, è stato colpito dalla borghesia per la lotta condotta contro i lager dei Centri di Permanenza Temporanea, teatri di rivolte da parte degli immigrati costretti a condizioni di vita bestiali. Questo accanimento non avviene a caso. Così come gli USA, alle prese con una crociata neocoloniale, scatenano la repressione contro le resistenze dei popoli che si oppongono al loro progetto di dominio, anche i paesi imperialisti europei, Italia compresa, usano tutti gli strumenti di controrivoluzione preventiva per stroncare sul nascere qualunque ipotesi rivoluzionaria che sia in grado di costituire un pericolo per il potere.

Un pericolo che non fa dormire sonni tranquilli ai padroni, vista la fase di grossa crisi economica che pesa sempre più sulle spalle dei proletari licenziati, precari e senza alcuna certezza nel futuro.

La rabbia e il malcontento popolare non possono essere tenuti sotto controllo a lungo; possono scoppiare e incanalarsi verso uno sbocco rivoluzionario. La borghesia di destra e di sinistra ha il terrore che ciò avvenga, memore delle rivoluzioni proletarie vittoriose; per questo affila le lame della repressione e colpisce sempre più duramente e a largo raggio chi può rappresentare un punto di riferimento e un esempio in questa direzione. Per questo attacca la solidarietà di classe con nuovi articoli del codice penale, come il 270ter che punisce, con pena fino a 4 anni, chi “…dà rifugio, vitto, ospitalità, mezzi di trasporto e strumenti di comunicazione” a chi è indagato per associazione sovversiva. Diventa reato anche il sostegno internazionale ai popoli in lotta, in seguito alla stesura, da parte degli USA, delle famigerate “liste nere” che definiscono “terroriste” le organizzazioni comuniste e antimperialiste avanguardie delle attuali lotte di liberazione nel mondo.

Contro questo salto autoritario e fascista l’unica risposta è l’unità tra tutti coloro che vengono colpiti dalle manovre repressive. Solo la solidarietà di classe internazionalista può spezzare l’ingranaggio dell’isolamento e rafforzare il legame tra rivoluzionari, dentro e fuori il carcere, legame necessario per dare forza alla resistenza dietro le sbarre e alla lotta di tutto il movimento di classe.

Solo organizzandosi per la trasformazione rivoluzionaria della società si potrà tenere testa e contrastare la repressione, solo con l’abbattimento dello stato borghese si potrà finalmente porre fine alla sua violenza.

CONTRO LA REPRESSIONE, RAFFORZIAMO L’ORGANIZZAZIONE DI CLASSE!
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI ANARCHICI ARRESTATI!


VENERDI 17 GIUGNO
dalle 21.30 al CPO GRAMIGNA via Retrone, Padova
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE "IL FILO ROSSO DELLA LOTTA" a cui seguirà il CONCERTO dei "TRENI IN CORSA" (folk)

SABATO 18 GIUGNO
dalle 10 in PIAZZA DEI SIGNORI, Padova
MOSTRA FOTOGRAFICA-INFORMATIVA sulla LOTTA DEI RIVOLUZIONARI PRIGIONERI

DOMENICA 19 GIUGNO
dalle 17 al CPO GRAMIGNA
VIDEO sulle carceri turche, a cui seguirà DIBATTITO su repressione e controrivoluzione e per concludere CENA POPOLARE di autofinanziamento, il cui ricavato andrà a sostegno dei rivoluzionari prigionieri spagnoli

CPO Gramigna, Centro di Documentazione Comandante Giacca, Collettivo Universitario Valle Giulia

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