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Lezioni del maggio francese

(21 Maggio 2016)

Non si ferma in Francia la lotta per il ritiro del progetto di legge El Khomri. Le manifestazioni degli operai, dei lavoratori, dei giovani, che si succedono da mesi, si estendono e si intensificano.
Nuovi settori si inseriscono nella lotta, malgrado la dura repressione poliziesca e lo stato d’emergenza continuamente prolungato. Numerosi sono i feriti, i “gasati” e gli arrestati nelle proteste. L’intero Stato borghese si rivela come apparato di oppressione al servizio dei padroni.
Il progetto di legge, scritto dai padroni con la complicità dei vertici del sindacato CFDT ed imposta con la violenza brutale della polizia, ha un obiettivo principale: tutto va negoziato a livello di fabbrica, nessuna contrattazione nazionale.
La logica è quella che abbiamo visto all’opera nel Jobs Act di Renzi: eliminare tutti gli ostacoli e i limiti che la lotta della classe operaia ha posto allo sfruttamento capitalistico della forza lavoro per aumentare i profitti.
La legge El Khomri è una legge del capitale, antisindacale e di attacco frontale alla classe operaia. E’ una controriforma antidemocratica e antisociale che apre ad altre controriforme. E’ la “legge di troppo” che ha scatenato la collera operaia e popolare contro la politica del governo Valls-Hollande, che segue la stessa politica aggressiva, neoliberista e guerrafondaia dei precedenti.
La spina dorsale della lotta contro la legge El Khomri è il movimento operaio e sindacale, in particolare la base della CGT, sindacato attraversato da una dura lotta interna, fra la posizione di collaborazione con il governo, che vuole negoziare la legge, e la linea classista che ne rivendica il ritiro in blocco.
Il secondo asse portante della contestazione è il movimento dei giovani, duramente represso. Tutte le manifestazioni dei giovani sono attaccate dalla polizia - una scelta evidentemente presa dal governo - che però non si fanno intimidire e resistono alla repressione.
Nelle proteste che si sono succedute nel mese di maggio la partecipazione dei lavoratori e degli studenti è cresciuta, con manifestazioni che si sono via via ingrandite, mentre la combattività e la determinazione nell’esigere il ritiro della legge El Khomri, non emendabile e non negoziabile, si sono innalzate.
Dentro la lotta odierna si osserva una importante tendenza: dalla resistenza alla messa in discussione della società capitalistica, per un cambiamento profondo e radicale.
Solidarizziamo in pieno con la mobilitazione in corso e lavoriamo affinché il “contagio” si estenda in tutta Europa, particolarmente nel nostro paese, per una ripresa della lotta di classe contro l’offensiva capitalistica e la politica reazionaria e guerrafondaia del governo Renzi.
Ogni passo in avanti del movimento di lotta in Francia è un passo per il rafforzamento del nostro campo e si inserisce dentro una prospettiva rivoluzionaria.
Facciamo dunque nostro lo slogan lanciato dai compagni del Partito Comunista degli Operai di Francia: “Contro lo Stato dei padroni, contro lo Stato poliziesco e la sua politica di guerra, unità operaia e popolare!”.
19 maggio 2016

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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