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    In marcia i diritti del popolo eritreo attraversano l’Italia

    (23 Giugno 2005)

    Il 16 giugno scorso è partita dal Piazzale delle Nazioni Unite di Ginevra, diretta a Città del Vaticano, la marcia più lunga del mondo: due giovani eritrei marciano per la pace, la democrazia e la tutela dei diritti umani nel loro paese. 1200 chilometri a piedi per richiamare l’attenzione internazionale sulla violazione dei diritti umani in Eritrea, e per raccogliere le firme che accompagneranno il documento che verrà consegnato al Santo Padre, alle rappresentanze delle Nazioni Unite, del Parlamento Europeo e dell’Unione Africana.
    Alla partenza i marciatori, accompagnati dal rappresentante dell’associazione civica eritrea, Eritreans for Peace and Democracy-Switzerland, hanno incontrato le rappresentanze ufficiali dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Mrs. Louise Arbour, High Commissioner UNHRHC) e quelle dello Stato del Vaticano, oltre ad alcune delegazioni di Parlamentari europei.

    La marcia in questo momento è in procinto di varcare i confini tra la Svizzera e l’Italia superando il valico del Gran San Bernardo. Poi la marcia, proseguendo nei suoi incontri con i mezzi di comunicazione, gli organismi culturali e religiosi di ogni confessione, toccherà Torino, quindi Novara, Monza, Bergamo, Brescia, Verona, Mantova, Modena, Bologna, Firenze, Arezzo, Orvieto, Viterbo, per giungere a Piazza San Pietro attorno alla metà del mese prossimo, dove sarà accolta dalle Autorità Vaticane.

    In Eritrea gli arresti ingiustificati e le persecuzioni verso chiunque esprima dissenso contro la dittatura militare continuano nell’indifferenza del mondo. Il rapporto Amnesty International di 54 pagine sull’Eritrea è agghiacciante: migliaia di persone sono recluse, anche da diversi anni, in località segrete, impedite perfino alla visita dei parenti. Nessun atto di accusa è stato formalizzato, nessun processo è stato celebrato, la stampa non governativa è stata soppressa. La tortura è praticata sistematicamente. Tutti i giovani sono costretti in campi di addestramento militare per essere tenuti sotto controllo. La crudeltà è il sistema di governo praticato.

    I partecipanti alla marcia chiedono che venga istituita una Commissione Internazionale di Ispezione nei luoghi di detenzione in Eritrea e che in quel paese vengano rispettati i Diritti Universali dell’Uomo. Sono previste tappe giornaliere di circa 50 km, percorse da due maratoneti eritrei che risiedono in Germania e da tutti coloro che vogliono condividere questa epica marcia.
    La marcia viene regolarmente seguita dalla roulotte “Hiwet” (“Vita”) dell’organizzazione Asper (Associazione Salviamo il Popolo Eritreo) che opera per la tutela dei diritti umani del popolo eritreo. L’Asper inoltre terrà aggiornato il suo sito (http://www.dhnet-eritrawian.com/) sul procedere delle tappe.

    Il Network delle Associazioni Civiche Eritree in Europa (NECS) ha lanciato una petizione con raccolta di firme da consegnare al Santo Padre per la quale vi chiediamo di firmarla tramite il seguente link : http://www.PetitionOnline.com/FreeErit/.

    Infine, una prima concreta occasione per incontrare gli atleti eritrei in Italia è stata tenuta domenica 19 giugno a San Giorgio Scarampi in provincia di Asti, dove la Scarampi Foundation ha organizzato una giornata intera dedicata alla cultura eritrea: pittura, letteratura, alimentazione e tradizione del paese.
    Il senso della giornata è stata quello di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’Eritrea, un paese che merita attenzione per la complessità della sua storia culturale e per la situazione umanitaria nella quale, purtroppo, si trova.

    Per avere maggiori informazioni sul passaggio dei maratoneti nelle varie città italiane, potete contattare i seguenti numeri telefonici: 3343843669 – 3280711016; scrivere una e-mail a: asper@tim.it, assoeritrea@libero.it, eridemocrats@yahoo.it.

    Per saperne di più sulla violazione dei diritti umani in Eritrea:
    Amnesty International: http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAFR640032004
    Human Rights Watch: http://www.hrw.org/wr2k3/africa4.html
    Medici Senza Frontiere: http://www.rsf.org/article.php3?idarticle=10157
    Asper: http://www.dhnet-eritrawian.com

    Milano 20-06-2005

    Associazione Immigrati Eritrei in Italia (A.I.E.I.)
    Coordinamento Democratici Eritrei in Italia (CCDEI)

    Fonte

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