">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Libia. Il silenzio della voce del padrone

Libia. Il silenzio della voce del padrone

(5 Ottobre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI
(Imperialismo e guerra)

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

FERMARE LA GUERRA. SI DIMETTA IL GOVERNO

(11 Agosto 2016)

mattarella

Il governo italiano ha ammesso di aver già inviato segretamente truppe in Libia.
La cosa più folle e scellerata che si potesse fare ed insieme la più tragicamente coerente con la politica guerrafondaia, avventurista e golpista dell'esecutivo attuale.
E' un governo di irresponsabili, di insipienti e di fuorilegge.
Che un Parlamento da operetta, incapace di svolgere il suo ruolo, non ha saputo contrastare nei suoi deliri, costantemente avallando a posteriori ogni sciagurata demenza del gabinetto in carica.
Con un Presidente della Repubblica dedito perlopiù a vacui esercizi retorici e latitante quando si tratta di difendere la legalità repubblicana, che rinuncia a difendere il decisivo articolo 11 della Costituzione che si apre con le lapidarie, inequivocabili parole "L'Italia ripudia la guerra".
L'Italia si trova ancora illegalmente ed insensatamente in guerra: sia nel teatro afgano, sia in quello siro-iracheno, sia in quello libico.
Sperpera ingentissime risorse pubbliche in pro della guerra, della guerra assassina.
Rifornisce di armi e servizi dittature terroriste.
E partecipa di alleanze militari terroriste e stragiste.
Nel vortice della terza guerra mondiale a pezzi.
*
Cessi immediatamente l'illegale e folle partecipazione italiana alla guerra.
Si dimetta il governo.
Solo la pace salva le vite.

Viterbo, 11 agosto 2016

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

7234