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Tripoli. La borsa esulta

Tripoli. La borsa esulta

(23 Agosto 2011) Enzo Apicella
Le quotazioni in borsa delle multinazionali imperialiste crescono alla notizia dell'occupazione NATO di Tripoli

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    (Imperialismo e guerra)

    FERMARE LA GUERRA. SI DIMETTA IL GOVERNO

    (11 Agosto 2016)

    mattarella

    Il governo italiano ha ammesso di aver già inviato segretamente truppe in Libia.
    La cosa più folle e scellerata che si potesse fare ed insieme la più tragicamente coerente con la politica guerrafondaia, avventurista e golpista dell'esecutivo attuale.
    E' un governo di irresponsabili, di insipienti e di fuorilegge.
    Che un Parlamento da operetta, incapace di svolgere il suo ruolo, non ha saputo contrastare nei suoi deliri, costantemente avallando a posteriori ogni sciagurata demenza del gabinetto in carica.
    Con un Presidente della Repubblica dedito perlopiù a vacui esercizi retorici e latitante quando si tratta di difendere la legalità repubblicana, che rinuncia a difendere il decisivo articolo 11 della Costituzione che si apre con le lapidarie, inequivocabili parole "L'Italia ripudia la guerra".
    L'Italia si trova ancora illegalmente ed insensatamente in guerra: sia nel teatro afgano, sia in quello siro-iracheno, sia in quello libico.
    Sperpera ingentissime risorse pubbliche in pro della guerra, della guerra assassina.
    Rifornisce di armi e servizi dittature terroriste.
    E partecipa di alleanze militari terroriste e stragiste.
    Nel vortice della terza guerra mondiale a pezzi.
    *
    Cessi immediatamente l'illegale e folle partecipazione italiana alla guerra.
    Si dimetta il governo.
    Solo la pace salva le vite.

    Viterbo, 11 agosto 2016

    Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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