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Arte al popolo

Divulgazione e incroci tra le arti

(27 Novembre 2016)

Taddeo Gaddi, "Apparizione dell'angelo ai pastori" (1338)

Nata nel mese di giugno 2016, in relazione alla spinta di persone desiderose di conoscere meglio il patrimonio storico-artistico di Roma, nel corso del tempo la pagina fb Arte al popolo ha assunto valenze più generali. Certo, la città eterna e le sue vicinanze vi beneficiano ancora di un'attenzione particolare, dovuta all'enorme quantità di tesori che custodiscono, ma Arte al popolo oggi si colloca ben oltre i confini originari.

La sua stessa autodescrizione rinvia alla necessità di confrontarsi con il vasto campo dei fenomeni artistici senza preclusioni: "le forme d'arte sono davvero tante: cerchiamo di creare occasioni (non solo 'virtuali') per approcciarle e fruirne consapevolmente".

E' vero, la pittura - dal XIV secolo degli interpreti di Giotto come Taddeo Gaddi ai giorni nostri - può risultare prevalente, affiancata da scultura ed architettura. Ma, a breve giro, si pensa di confrontarsi anche con la fotografia, mentre - sulla base di un'indicazione che viene dalla Garzantina sull'arte - da tempo la pagina si è aperta alla pluralità di linguaggi propria del fumetto. Che è stato sin qui rappresentato dalle scuole argentina, belga, italiana e statunitense. In futuro, l'approccio al fumetto sarà fonte di brevi riflessioni circa il rapporto tra questo popolarissimo medium e le forme espressive di più antica origine. In un'ottica simile, non è mancato il confronto con una figura centrale del cinema moderno come Michelangelo Antonioni, il cui lavoro sull'immagine filmica s'è spesso ispirato alle produzioni dei grandi dell'arte contemporanea (del resto, il regista ferrarese è stato pittore a sua volta).
Ragionando, dunque, in un'ottica piuttosto sperimentale, i curatori della pagina, per il prossimo futuro, prevedono di concentrarsi su ulteriori versanti della conoscenza artistica, fornendo consigli bibliografici a chi voglia approfondire questa o quella corrente espressiva e muovendosi di più nel tempo e nello spazio, così da affrontare le fasi storiche più remote e le culture figurative non occidentali.

Inoltre, sarà maggiormente sviscerato un tema già toccato in relazione ai recenti terremoti che hanno colpito l'Italia centrale: quello della tutela dei beni artistici. Un argomento non secondario, in un paese in cui l'incuria ha spesso reso più ingenti le devastazioni legate ai fenomeni naturali. Molti, in occasione delle recenti distruzioni del patrimonio artistico nel reatino, nella Marche e nell'Umbria (almeno in parte evitabili) hanno messo in relazione monumenti e preservazione dell'identità nazionale e locale. Probabilmente hanno ragione e non è detto che in ciò si debbano scorgere elementi di deteriore nazionalismo. La rivendicazione della portata di beni artistici capaci di parlare a genti d'ogni dove, non vuol dire chiusura in sé stessi, ma apertura al mondo. E capacità di valorizzare anche le modalità espressive di altre popolazioni, nella registrazione di analogie e differenze con quelle che si sentono proprie.

Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma