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Eric Hobsbawm

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(11 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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Auguri di buon anno e...

(30 Dicembre 2016)

Augurando il buon anno alle nostre lettrici e ai nostri lettori, ci permettiamo di esternare alcune considerazioni e di anticipare alcune delle scelte che faremo. Siamo intanto soddisfatti per il buon numero di accessi che il sito continua a registrare, frutto forse della carenza di informazioni da parte dei media ufficiali e della capacità nostra di "intercettare" notizie interessanti di cui pochi si occupano.
Ci sembra pure che venga premiato un atteggiamento molto preciso, che è quello di essere fortemente schierati senza cadere nel tranello della tifoseria. Si veda, per fare un esempio, l'approccio alla questione siriana, che da tempo lacera la sinistra italiana ed europea. Pur dando spazio a letture diverse - certo accomunate dal rifiuto degli interventi militari esterni, diretti o indiretti - il sito s'è sempre rifiutato di scadere nella claque di questo o quell'attore in campo. Che si tratti del regime dinastico e liberista di Assad o, peggio ancora, dei sedicenti "ribelli" armati, in verità tagliagole al servizio di potenze d'area e non solo.
Un atteggiamento che muove dalla consapevolezza che il vero antimperialismo è quello che si rivolge anzitutto contro la rapacità della borghesia di casa propria, senza inventarsi improbabili beniamini che spesso poco hanno a che vedere con la causa dei lavoratori qui o altrove.
A una filosofia simile, del resto, s'è ispirato pure il relazionarsi alle elezioni amministrative del 2016. In occasione delle quali non abbiamo puntato su nessun cavallo e, soprattutto, non abbiamo partecipato dell'illusione - diffusa pure tra le realtà antagoniste - circa gli spazi che poteva aprire la vittoria del Movimento 5 Stelle a Roma o in altre. Peraltro, lo scarso credito nei confronti dei pentastellati non ha mai coinciso con la partecipazione alla campagna contro di loro promossa da certi organi di stampa (vedi la Repubblica), che a ben vedere hanno influenzato un altro settore dell'antagonismo. Quello che, per reagire a chi attribuiva virtù salvifiche alle conquiste elettorali dei 5 stelle, ha finito per esagerare sul piano opposto. Mostrando scarsa autonomia e non comprendendo che il punto non erano i "tratti mostruosi" dei grillini rispetto ad altre forze, bensì il fatto, sottolineato in un intelligente comunicato della Federazione dei Comunisti Anarchici, che "la lotta di classe non si vince per procura".
Dunque, un atteggiamento non basato su un astensionismo di principio, a noi estraneo e del resto smentito dal rilevante (anche se non esclusivo) spazio che hanno avuto, qui, i pronunciamenti per il NO al referendum costituzionale. La bussola è stata ancora una volta l'interesse dei settori sociali subalterni. Un interesse che tendiamo a difendere in forme sempre meno ideologiche, come testimonia il cambio di denominazion della sezione Comunisti e organizzazione che, nel corso del mese di dicembre, ha assunto il nome di Memoria e progetto. Quasi un sinonimo di le radici e le ali, mirato però ad evitare di diffondere l'illusione che in Italia esistano organizzazioni comuniste all'altezza dei compiti posti dalla fase attuale.
Un piccolo mutamento che ne preannuncia altri, che verrano effettuati nel corso del 2017, sia in termini grafici sia in merito alla struttura del sito. Cambiamenti necessari non tanto per rendersi più giovanili, quanto per adeguare la forma ai contenuti del sito, in continua evoluzione però sempre fondati sui bisogni di chi vive oppressione e sfruttamento.

Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma

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