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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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7 aprile 2017: manifestazione a difesa del diritto alla sanità pubblica

(2 Aprile 2017)

cobas pubblico impiego

COBAS Pubblico Impiego
aderente alla Confederazione COBAS
Via Roma, 1 Campobasso fax 0874-1861598 email: cobascbasso@yahoo.it


Insieme per la salute in ogni paese in Europa

7 APRILE 2017 difendiamo la Sanità Pubblica!
Giornata europea di mobilitazione per difendere il diritto alla sanità pubblica
“Questa è la tecnica standard per la privatizzazione: togli i fondi, assicurati che le cose non funzionino, fai arrabbiare la gente, e lo consegnerai al capitale privato” (N. Chomsky)
Privato è “bello”
Un’affermazione tutta da dimostrare. Gli esempi che vengono dalla ospedalità privata sono tutt’altro che belli. La produttività in tale ospedalità è tutta giocata sullo sfruttamento della forza lavoro e su un risparmio al limite della funzionalità dei dispositivi medico-chirurgici, delle aree ad alto contenuto, dei sistemi di sorveglianza e di allarme sanitario. Si tace sul rispetto degli standard edilizi e impiantistici permanentemente in deroga. Un sistema poroso potenziale campo d’esercizio di attività eticamente discutibili.

Le tappe di smantellamento del S.S.N., passano attraverso:
- Il S.S.N., futuro garantisce la copertura della sola popolazione povera;
- Non è ancora definita la questione ritenuta di transizione demografica. Quale copertura dare agli anziani con delle pensioni decurtate attorno al 40% dell’ultima retribuzione? La risposta può essere: probabilmente una parte. Tutti gli altri hanno una copertura dal 40% al 50% dell’S.S.N., ed una copertura attorno al 30%-35% da parte del pilastro mutualistico.
- La parte restante è a carico del bilancio familiare della persona “paziente”.

Il disegno è quanto mai chiaro. A differenza del passato oramai è dichiarato esplicitamente dalle due potenti Associazioni della Confindustria e della Confcommercio, che hanno sottoscritto un comune documento, dicembre 2015, nel quale sostengono che il rilancio del sistema sanitario passa attraverso i fondi integrati nel futuro S.S.N., affinché si liberino risorse pubbliche per arricchire ulteriormente la finanza tout court e per creare un tracciamento dell’attuale spesa Sanitaria Privata. E’ la strada che permette alle imprese del settore sanitario e socio-sanitario di specializzarsi sulla base della domanda. Solo uno sbandierato S.S.N., universalistico, solidaristico, egualitario ed equo rappresenta nelle strategie del potere, un momento determinante di coesione sociale o, se si preferisce un ammortizzatore sociale.
Per rovesciare le strategie governative tese a privatizzare il comparto sanitario, con i relativi centri di elaborazione culturale e di scambio con i poteri forti a livello transnazionale, occorre cogliere l'innovazione in biomedicina come un'occasione per riconquistare il diritto alla salute: solo il coinvolgimento della popolazione portatrice dei grandi valori di uguaglianza e di solidarietà umana può frenare il mercato della salute e portare alla luce le iniquità dell'impostura neoliberista.

inviato da Maria Luisa Di Bianco per il Cobas Pubblico Impiego di Campobasso

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