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Siria

Siria

(16 Agosto 2012) Enzo Apicella

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    (Imperialismo e guerra)

    Condanniamo il brutale attacco USA alla Siria
    FUORI TUTTE LE POTENZE IMPERIALISTE DALLA REGIONE!
    COSTRUIAMO UN AMPIO FRONTE CONTRO LA GUERRA,
    PER USCIRE DALLA NATO E DALLA UE!

    (8 Aprile 2017)

    L’attacco missilistico ordinato dall’ultrareazionario presidente USA Donald Trump, che ha utilizzato come pretesto un presunto utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Assad di Siria, conferma che si aggrava la disputa interimperialista, mentre la politica di guerra e il riarmo fanno grandi passi avanti.
    Altro che le fandonie di opportunisti e populisti, che fino a ieri diffondevano illusioni sulla possibilità di una politica di “pace e distensione” seguita da Trump e Putin!
    Il brutale attacco alla base aerea siriana di Al-Shayrat - un aiuto diretto all’ISIS e ai “ribelli” alleati degli USA che hanno subito ripreso la loro offensiva - ha un obiettivo politico: ridimensionare il ruolo della Russia e costringerla a trovare un accordo per rimuovere Assad e giungere alla spartizione della Siria e dell’intero Medio Oriente fra briganti imperialisti.
    L’aggressione ordinata da Trump prelude a un’escalation militare. E’ possibile uno scontro diretto fra potenze imperialiste e capitaliste presenti nell’area, fra cui quelle dell’UE che nei giorni scorsi si sono distinte per irresponsabili dichiarazioni belliciste.
    Il lancio dei 59 Tomahawk sulla Siria ha dimostrato che gli USA vogliono mantenere il loro dominio mondiale attuando una folle politica di guerra, facendo a pezzi il diritto internazionale. Dietro lo slogan “America First” avanza il nazionalismo, lo sciovinismo, così come il tentativo di minacciare e sommergere i loro rivali.
    Da parte sua il governicchio renziano di Gentiloni ha fornito l’ennesima prova del più totale servilismo della borghesia italiana nei confronti degli USA e delle loro azioni criminali.
    L’imperialismo è reazione e guerra su tutta la linea. La borghesia imperialista non ha risolto nessuno dei vecchi conflitti, ma attizza nuovi conflitti per impedire ai popoli di vivere in pace.
    I focolai delle guerre di rapina si moltiplicano nel mondo. Un passo dopo l’altro si prepara un conflitto di ampie dimensioni per una nuova ripartizione del mondo, delle sfere di influenza, dei mercati di sbocco per capitali e merci, delle risorse dei paesi dipendenti.
    Siamo in una situazione densa di pericoli, di grande tensione e instabilità delle relazioni internazionali, che vede una spiccata militarizzazione della società e dell’economia, mentre si susseguono attentati reazionari che avvelenano ancor più l’atmosfera e preparano psicologicamente le masse alle guerra.
    Di fronte all’acutizzazione delle contraddizioni fra paesi imperialisti e capitalisti, alla crescente minaccia di guerra che ne deriva, la lotta per la pace è oggi un compito centrale.
    La situazione impone la costruzione di ampi fronti uniti contro la guerra, nei quali attrarre e organizzare tutte le forze che vogliono preservare la pace, ostacolare la preparazione e lo scoppio di una nuova guerra mondiale imperialista.
    Tale attività ha diversi aspetti. E’ lotta contro il militarismo, la corsa agli armamenti e le spese militari, per il ritiro immediato delle truppe inviate all’estero, per la chiusura delle basi straniere e l’uscita dalla alleanze belliciste, come la NATO e la UE.
    E’ lotta contro la reazione politica e le misure di militarizzazione della società, contro l’instaurazione di stati di emergenza, contro le leggi eccezionali e la repressione del movimento operaio e sindacale.
    E’ lotta per la difesa delle conquiste e dei diritti dei lavoratori, contro le politiche di austerità e di miseria.
    E’ lotta per la libertà, l’indipendenza e la sovranità nazionale e popolare, negate dall’imperialismo.
    E’ lotta per l’emancipazione sociale e per l’appoggio ai movimenti di liberazione dei popoli oppressi e dei paesi dipendenti e delle colonie.
    E’ solidarietà con i migranti che fuggono dalla guerra e dalla fame, rifiuto dello sciovinismo, del razzismo, della xenofobia, per l’educazione dei lavoratori e dei popoli nello spirito della solidarietà internazionale e della lotta contro il comune nemico, l’imperialismo.
    La lotta del proletariato e dei popoli contro i guerrafondai imperialisti e i loro servi, per evitare una nuova guerra mondiale, deve essere portata avanti rapidamente.
    Sviluppiamo in ogni città la resistenza e la mobilitazione operaia e popolare alla guerra e al barbaro sistema che inevitabilmente la genera, per abbatterlo con la rivoluzione e conquistare un mondo diverso e migliore, il socialismo!
    8 aprile 2017

    Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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