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(13 Luglio 2005)
LA SALUTE NON SI SVENDE
Una brutta storia. Con la Finanziaria 2005, il Governo per sgravare l’Inps dall'onere delle giornate di malattia degli autoferrotranvieri ha abrogato l’allegato B -rimborso al 100%- della Legge che regolamenta il settore. Il Parlamento ha poi modificato il comma 148 della stessa finanziaria, eliminando l’obbligatorietà da parte delle Aziende ad erogare l' integrazione al 100% e rimettendo la questione alla negoziazione tra le parti sociali.
Le associazioni datoriali Asstra e Anav ringraziano e prendono la palla al balzo: per favorire l'inizio della trattativa con Fit-Filt-Uilt le aziende pagheranno l'integrazione al 100% - il vecchio trattamento - fino al 31 maggio”; dall'altra contano appunto sulla trattativa per una mediazione che annulli il diritto alla retribuzione del 100% delle giornate di malattia. Infatti, invocando il presunto assenteismo della categoria, hanno già premesso che la copertura dei primi tre giorni deve scendere sotto il 100%. E per giunta ce la vorrebbero far pagare con eventuali incrementi della produttività e con lo sconto sull'aumento contrattuale biennale.
L’ultimatum di Asstra e Anav è poi stato posticipato grazie alla piena riuscita degli scioperi del 31 maggio (dichiarato dal solo sindacalismo di base) e del 22 maggio (dei confederali).
Dal 1 luglio la stangata. Dal 1° al 3° giorno di malattia: corresponsione della retribuzione normale. Dal 4° al 20° giorno: anticipazione solo del sussidio INPS pari al 50%. Dal 21° al 180° giorno: anticipazione solo del sussidio INPS pari al 66,66%.
15 LUGLIO: SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE
Parola di Cobas:
- non si tratta a fronte di qualsiasi modifica del trattamento di malattia al 100% ;
- non si fa merce di scambio con gli aumenti del secondo biennio economico o con eventuali intensificazioni di produttività.
Riprendiamo invece a trattare su quanto eluso nella firma confederale del CCN: arretrati economici, lavori usuranti e malattie professionali. Senza alcun scambio con la flessibilità.
No alla "trattativa blindata" . Ogni confronto con la controparte datoriale deve avvenire solo su mandato preciso e vincolante dei lavoratori
LE NOSTRE RAGIONI SONO ANCHE LE VOSTRE:
la lotta degli autoferrotranvieri serve a tutti/e
Ciò che sta capitando alla categoria degli autoferrotranvieri è il frutto velenoso di una politica o del lavoro e di un modello di società, da cui vengono colpite:
- tutte le categorie dei lavoratori. La precarietà, la flessibilità, lo svuotamento delle retribuzioni e la regressione dei diritti hanno ridotto le famiglie operaie alla soglia della povertà e condannano i giovani a un futuro di incertezza;
- le tutele sociali. L'obiettivo padronale dell'abbassamento del costo del lavoro va pari passo con la privazione dei diritti pubblici nella sanità, nella scuola e con la inadeguatezza dei trasporti per la carenza di un piano di vivibilità cittadina e di investimenti innovativi.
Attenti: se passa l'attacco alla retribuzione della malattia dei tranvieri, tutti quanti, lavoratori, lavoratrici, cittadini siamo sotto tiro.
COBAS AUTOFERROTRANVIERI
Confederazione Cobas
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