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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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La “democrazia” (sempre più blindata)
di lorsignori

(31 Maggio 2017)

Ci giunge notizia (“Il manifesto”25.05.17) che il giorno 24 maggio, nella Roma blindata per la visita del presidente USA Trump, tre attivisti della Rete NO WAR sono stati fermati per aver tentato di esporre un cartello con la scritta “Trump/NATO/G7=Wars on people, war against the planet, fathers of terrorism with Saudis, Qatar and Turkey” (“Trump, Nato e G7 uguale guerre ai popoli, guerra al pianeta, padri del terrorismo insieme a Saud, Qatar e Turchia”). Portati in commissariato, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: la Correggia, non residente a Roma, ha ricevuto un foglio di via per un anno. La loro “colpa”? Essere avanzati di qualche metro, ”tentando di bloccare” il corteo presidenziale!

Dei tre attivisti (Marinella Correggia, Cristina Guidetti e Marco Palombo) il nome più noto è senz'altro quello della Correggia. Sia chiaro: la Correggia non è sulle nostre posizioni, è una pacifista convinta ed onesta che si espone in prima persona e “paga”. Suoi articoli comparivano un tempo con una certa frequenza su “Il manifesto” ed erano caratterizzati da rigore, obiettività e da una sana repulsione per il sistema capitalista, portatore di guerre e di oppressione. Su questo quotidiano ormai troviamo ogni tanto solo i documentati articoli di denuncia di Dinucci, il quale però lamenta sempre la mancata attuazione del famoso articolo 11 della Costituzione (“L'Italia ripudia la guerra... “etc.).

Ormai, esprimere il proprio dissenso anche con un semplice cartello è diventato reato: e dire che siamo in un paese in cui tutti si riempiono la bocca di parole come “diritti civili” etc., criticando aspramente blande misure “repressive “ad azioni di ben altra natura se attuate in Paesi “cattivi” (pensiamo alle manifestazioni delle “Femen” in Russia od altro). Il diritto di espressione vale solo se si segue il “mainstream”, altrimenti anche una semplice “analisi” può diventare “sostegno al terrorismo”.

La “democrazia” non è un feticcio da adorare, è solo “il miglior involucro” del capitalismo, l'abito che questo si mette quando è sufficientemente forte... e dalla “democrazia” alla sua blindatura e oltre … il passo è... continuo e a volte breve. Nel “cassetto” della “democrazia” ci sono tutti gli “attrezzi “ per la sua blindatura.

D'altra parte le voci di contestazione sono sempre più rare. Le oceaniche manifestazioni pacifiste (contro la guerra all'Iraq ed altro) sono solo un ricordo e nel nostro sito abbiamo fornito innumerevoli spunti per un’analisi del motivo di questa débâcle .

Le forze di “estrema sinistra” in Italia (ma non solo) sono affaccendate in fantomatici rassemblement (in assenza di un programma di classe) a scopo elettorale: ognuno vuole portare il suo piccolo contributo per il migliore e più “sociale “ funzionamento del sistema, ma NESSUNO vi si oppone.

Ricordiamo che, quando scattò l'aggressione alla Libia, alla manifestazione tenutasi a Napoli, c'era qualche migliaio di persone, e non tutte di “sinistra”, anzi il nucleo di questa comprendeva Zanotelli e molti altri cattolici di base.

In una sua lettera al “Manifesto” del 27 maggio, la Correggia, giustamente indignata per la mancata contestazione, in strada, a Trump, critica «le proteste furenti sui social, dal tinello di casa», e guarda incredula l'inerzia della città, sottolineando al tempo stesso che «è sbagliato pensare che le uniche possibilità di mobilitazione siano le manifestazioni oceaniche, ormai difficili, oppure le “sfide muscolari” con la polizia»: certo, non dobbiamo mai dimenticare che la lotta al mostro capitalista è lunga e difficile, richiede azioni e forze coordinate, ma, specialmente ora, richiede una bussola che ci dia la giusta direzione sulla quale posizionarci per la nostra lotta rivoluzionaria.

Ai tre attivisti NO WAR esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

30 maggio 2017

Nucleo Comunista Internazionalista

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