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COMUNICATO CUB TRASPORTI SULLE DICHIARAZIONI DI DELRIO, CISL E CGIL

(18 Giugno 2017)

cubcastrasp

Le dichiarazioni scomposte del ministro Delrio e delle Segretarie Nazionali di Cisl e Cgil, rispetto allo sciopero dei trasporti e della logistica del 16/06/2017, organizzato dal sindacalismo di base, trasudano uno spirito liberticida e reazionario preoccupante e vergognoso.

Le organizzazioni sindacali di base che a loro avviso non sono sufficientemente rappresentative per dichiarare sciopero hanno portato ieri a scioperare miglia di lavoratori, con punte di adesione del 90% in alcune realtà, sono le stesse organizzazioni che hanno organizzato nel comparto Fs 15 scioperi unitari fortemente partecipati contro i processi di privatizzazione, Sono le stesse che nel trasporto pubblico locale hanno portato in piazza migliaia di tranvieri, sono le stesse che nella logistica da anni bloccano i cancelli per protestare contro lo sfruttamento nel settore, sono le stesse che in Alitalia hanno organizzato i lavoratori portandoli a dire a gran voce NO alle proposte di lacrime e sangue che ancora una volta venivano agitate sulle loro teste, uno smacco quest'ultimo per il Governo che aveva sostenuto il Si al Referendum, che avrebbe voluto la dignità minimale di una dimissione dei ministri competenti.

Un trend crescente e non arrestabile che dimostra sul campo chi davvero rappresenta i lavoratori nel comparto trasporti.

In Italia esiste già, nei servizi minimi essenziali, dicitura molto labile tirata strumentalmente a piacimento come visto nel caso dei dipendenti del Colosseo, una legge del 1990 che è tra le più restrittive di Europa, basti vedere il raffronto con i cugini d'oltralpe, minacciare ulteriori restrizioni dimostra una tendenza antidemocratica che solo il nervosismo di istituzioni e sindacati collusi può spiegare.

Ci accusano di non sapere cosa sono le privatizzazioni ma purtroppo le privatizzazioni le conosciamo bene perché le viviamo sulle nostre teste, al contrario di loro signori sempre pronti a valutare dalle loro poltrone nelle stanze del potere:

- Nel trasporto Pubblico locale le realtà privatizzate sono allo sbando, basti vedere Roma TPL che paga lavatori dopo mesi di stipendio arretrati.

- In Alitalia le privatizzazioni hanno causato la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro ed altri sacrifici ancora si pretendono sull'altare del profitto e del liberismo selvaggio.

- In Ferrovia le realtà smembrate, appaltate, cedute (vedi Tenord e Mercitalia) hanno comportato ovunque peggioramenti delle condizioni di lavoro, poi spalmate a cascata su tutto il comparto in nome della concorrenza tanto evocata da sindacati confederali, azienda e istituzioni.

Le regole della concorrenza sono le loro regole, la scelta di rinunciare a regolamentare il settore è loro scelta politica, a noi interessa solo lavorare con dignità e sicurezza, questioni elementari eppur difficili da spiegare a rappresentati istituzionali e sindacali che hanno lavorato ben poco in vita loro.

Ulteriori limitazioni alla libertà di espressione e dissenso non faranno altro che dare nuovo slancio alle mobilitazioni e magari spingeranno una vota per tutte il sindacalismo di base a unirsi, unendo le lotte e i lavoratori.

Oggi sempre più lavoratori hanno capito che il patto tra politica, azienda e sindacati concertativi per la stabilità di un sistema economico sociale basato sullo sfruttamento dei molti per il vantaggio dei pochi è una iattura da combattere e cancellare, una verità che ci impegneremo a far conoscere a utenti, cittadini, uomini e donne di questo paese, quel giorno non ci saranno pulpiti da cui fare dichiarazioni sprezzanti e arroganti, l'unico modo in cui questi figuri potranno rintanarsi sarà con la testa sotto la sabbia.

La mobilitazione è appena cominciata e prepareremo da subito un grande (ancora più grande) sciopero generale di tutte le categorie per il prossimo autunno, auspicando che i nemici dei lavoratori vengono spazzati via, una volta per tutte.


Roma 18 giugno 2017

Per la Cub Trasporti e per i Lavoratori Alitalia del comparto aereo-aereoportuale-indotto, in lotta.
Antonio Amoroso

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